Olimpiadi di Tokyo, a quattro giorni dall'inizio dei giochi torna l'incubo dei contagi
Tokyo 2020, contagi in aumento e tanti imprevisti rischiano di minare la riuscita dei giochi olimpiciTokyo 2020, partenza in salite per le Olimpiadi che a quattro giorni dall’apertura restano sotto scacco del Covid-19. Il Giappone infatti è in bilico tra una nuova ondata di contagi e il proliferare della Variante Delta, che ha spinto il Governo a “chiudere le porte” dei giochi olimpici e a rafforzare le misure anti-contagio in tutto il paese. Probabilmente si tratta solo di sfortuna, visto il successo di manifestazioni altrettanto imponenti come Euro 2020, però sicuramente non è un periodo facile per lo sport.
E come già detto mancano quattro giorni all’apertura dei giochi e già ci sono 21 persone risultate positive al Covid nel villaggio olimpico degli atleti; la paura e l’ansia crescono di ora in ora e il dispiacere di non poter rappresentare il proprio paese alle Olimpiadi sembra più grande di tutto il resto. Oltre agli sportivi c’è anche un giornalista italiano arrivato a Tokyo il 18 luglio ad essere risultato positivo; inoltre era sullo stesso aereo della delegazione italiana di ciclismo, di basket, della squadra di nuoto e via dicendo. Al momento non sembrano esserci altri contagiati nel team azzurro, segno che forse le misure di distanziamento hanno funzionato. Per adesso il giornalista è in un Covid Hotel in buone condizioni e attende l’arrivo del tampone negativo.
Tokyo 2020, defezioni e sparizioni
Tra le prime defezioni importanti troviamo quella di Toyota che non trasmetterà alcuno spot televisivo durante le Olimpiadi. Sembra che il presidente della celebre casa automobilistica abbia intenzione anche di disertare la cerimonia di apertura, proprio per non arrecare danni di immagine al marchio, visto il malcontento che in Giappone continua a crescere sulla questione dei giochi olimpici.
A questo proposito sembra che circa il 70% dei giapponesi si siano detti contrari alle Olimpiadi, affermando che in piena pandemia un evento in sicurezza non fosse assolutamente possibile. E se a “boicottare” la manifestazione Giapponese, sono propri gli stessi abitanti allora il fallimento potrebbe essere davvero alle porte. Certo la situazione non è delle migliori e i contagi sono in crescita, ma sono stati fatti eventi altrettanto grandi a porte chiuse e non ci sono stati grossi problemi; bisogna vedere come Tokyo abbia intenzione di gestire il tutto.
Altro grande mistero è quello dell’atleta ugandese scomparso la scorsa settimana dal campo di allenamento. Le telecamere di sicurezza della stazione di Nagoya (a circa 200 km di distanza dal campo) hanno ripreso l’uomo poche ore dopo la scomparsa. Al momento la squadra e la polizia locale lo stanno cercando, ma sembra che l’atleta abbia lasciato un biglietto dicendo di voler restare in Giappone per lavorare là.
Insomma, le Olimpiadi 2020 non si aprono sotto il migliore degli auspici e tra pandemia e sparizioni “teatrali” sembra proprio che sarà difficile arrivare alla fine della manifestazione senza ulteriori problemi.
Redazione
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