Tensioni nel centrodestra, Giorgia Meloni: "servono dei chiarimenti"
Le dichiarazioni della leader di Fratelli d'Italia che chiede urgenti chiarimenti al Governo e agli alleati del centrodestra"Sicuramente nel centrodestra ci sono delle cose da chiarire”, ha detto di recente Giorgia Meloni, parlando di alcuni nodi cruciali sui temi più caldi degli ultimi mesi. E la leader di Fratelli d’Italia parla di scenari diversi per il futuro ma non necessariamente questi includono un centrodestra unito, dato che in alcuni momenti sembra che non ci sia alcuna possibilità di coalizione tra le varie forze amiche.
L’idea di FdI è sempre quella di procedere coerentemente sulla propria strada, per dare agli italiani che sostengono il partito le risposte che meritano; se questo vorrà dire proseguire da soli, allora non ha dubbi Giorgia Meloni che da tempo si sta preparando a una eventuale reggenza. Questo non vuole ovviamente dire una rottura con gli alleati del centrodestra, ma se le priorità messe sul tavolo non fossero le stesse, Fratelli d’Italia non esiterebbe a uscire dalla coalizione e a proseguire la sua strada in solitaria.
Fdi i punti da chiarire nelle scelte del Governo
Tra i primi punti di chiarimento nel centrodestra, c’è la questione della Rai e delle nomine dei membri del cda che, per la prima volta, non comprendono membri dei partiti di opposizione. E non ci sta Giorgia Meloni a farne solo una questione di poltrone, ma rivendica il fatto che il suo partito sia stato escluso dai vertici della tv di stato.
Altro punto da chiarire, secondo la leader di Fdi, è quello del Green Pass e del “modello Macron” sull’obbligatorietà del pass anche per ristoranti, vacanze ecc. Per Giorgia Meloni si tratta di un provvedimento che ucciderebbe l’economia del paese oltre che una mossa liberticida che potrebbe indurre le persone ad andare in vacanza altrove (dove non è necessaria la certificazione) per poi riportare il Covid nel nostro paese.
E sul piatto c’è anche la questione Orban con le leggi contro la comunità LGBT+, cosa che non può che rimandare alla diatriba per il Ddl Zan, di cui Fratelli d’Italia è da sempre accanita oppositrice. Per il partito la questione è ancora aperta e non c’è alcuna possibilità che si ceda su qualche punto del decreto legge, come invece hanno fatto alcuni del centrodestra.
Insomma, sembra che la Meloni abbia le idee chiare sul partito e sulle eventuali alleanze, al momento sembra anche avere i numeri per procedere in solitaria, ma questo vantaggio è realmente destinato a durare o si concluderà con un nulla di fatto come in passato?
Redazione
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