Smart Working, stop da settembre per i dipendenti statali. Il ritorno in ufficio si avvicina
Smart Working, Scuola e ripartenza post-Covid, questi i punti chiave per il Ministro Renato Brunetta per il futuro dell'ItaliaSmart Working, da settembre stop allo strumento di lavoro da remoto per la Pubblica Amministrazione imposto durante l’emergenza sanitaria. A darne l’annuncio il Ministro Renato Brunetta sulle pagine de Il Sole 24 Ore. Parlando della ripartenza post-Covid il Ministro ha detto che l’Italia, in questa fase così delicata, ha bisogno di una Pubblica Amministrazione attiva e al massimo delle sue potenzialità. Per questo da settembre bisognerà tornare (in sicurezza) negli uffici pubblici e riprendere da dove ci eravamo fermati.
I vaccini e le riforme saranno alla base di questo ritorno in ufficio, ma occorre muoversi già da adesso per non ritrovarsi davanti a brutte sorprese nell’organizzazione e nella gestione degli uffici. Stesso discorso per l’istruzione e, secondo il Ministro Brunetta, occorre che la campagna vaccinale sposti il tiro verso la scuola e il personale scolastico, in modo che si possa chiudere definitivamente il capitolo DAD e tornare in classe in totale sicurezza. Ovviamente sia per la PA che per la scuola saranno necessarie riforme e un potenziamento dell’organico che prevedrà nuovi mezzi di comunicazione, contratti di apprendistato e assunzioni per i più giovani. Si parla di un programma che pensa ai prossimi (almeno) tre anni e che ha come obiettivo principale la crescita e il ritorno all’efficienza pre-pandemia.
I piani di ripartenza futura del paese
Al momento, il Ministro si dice soddisfatto di come l’Italia sta affrontando la crisi e nonostante le difficoltà oggettive il paese è sulla buona strada per la ripartenza. Tuttavia è necessario un intervento più capillare della politica e riforme più efficaci. Per questo il Governo sta lavorando proprio ripartendo da quelli che sono due dei nodi principali per il paese: la Pubblica Amministrazione e la scuola.
Ma comunque il Ministro Brunetta invita anche le persone a non abbassare la guardia e a continuare sia con la prevenzione che con le nuove riforme che devono arrivare a tutti, con interventi a sostegno dei cittadini e delle imprese, oltre che dei settori più colpiti dalla pandemia.
E non esita a tracciare anche alcune linee programmatiche per il futuro, come il rinvio di alcune riforme che, sempre secondo il Ministro, non sono prioritarie in questo momento in cui bisogna concentrarsi sulle reali esigenze del paese e sui bisogni dei cittadini. Tra le conferme per il futuro, comunque, anche il pieno rispetto della politica degli impegni presi con gli elettori, nella speranza di poter lavorare in modo produttivo soprattutto per assicurare agli italiani un impatto positivo sulla loro vita lavorativa e non.
Sono molte le idee in campo del Governo, bisogna solo trovare un punto di accordo per ripartire gradualmente e mettere in atto quante più riforme possibili.
Si parte da scuola e PA per arrivare, domani, verso altri traguardi che, dice il Ministro Brunetta, sono nelle possibilità dell’Italia; anche se tutto dipende dai rapporti con la politica e dalla situazione epidemiologica, ovviamente.
Redazione
Italia scuola - vaccini - Il Sole 24 Ore - smart working - Renato Brunetta