Reddito di Cittadinanza, le conferme del Governo e le modifiche previste
Reddito di Cittadinanza, cosa cambia per il sussidio statale? Le ipotesi del GovernoReddito di cittadinanza, continuano le discussioni della politica sul “provvedimento anti-povertà”, già cavallo di battaglia del M5S. Nonostante le polemiche e le molte “irregolarità” nell’assegnazione del sussidio, oltre che nella ricerca di lavoro, sembra che il Governo abbia intenzione di rinnovare l’iniziativa, correggendo però il tiro dove serve.
Se da una parte Matteo Renzi continua a parlare di abolizione, utilizzando frasi più o meno felici, sembra che le intenzioni del Premier siano quelle di continuare con gli incentivi ma ridisegnandone gli accessi e i benefici; un modo, insomma, per dare vita a un RDC 2.0, più giusto e meno soggetto a traffici poco chiari e manovre fantasiose.
Matteo Salvini, invece, si dice favorevole alle nuove norme per il reddito di cittadinanza, indicandolo come un sussidio necessario che dovrebbe avvicinare i cittadini al mondo del lavoro e non allontanarli. Stesso parere il M5S che, in quanto ideatore del sussidio, cerca di difenderlo con le unghie e con i denti, proponendo modifiche e miglioramenti che potrebbero potenziare questo sussidio e renderlo finalmente più giusto.
Per Forza Italia e Fratelli d’Italia, invece, il RDC andrebbe abolito perché avrebbe dato vita a un “voto di scambio” che ha portato voi al M5S in cambio di denaro. Chiaramente si parla di interpretazioni diverse che vanno ben oltre il ruolo del RDC per diventare mera opposizione politica e un pretesto per screditare le varie forze di Governo.
Reddito di Cittadinanza quali modifiche?
Che il Reddito di cittadinanza abbia alimentato una sorta di “rete di lavoro parallela” è praticamente una certezza. Il problema di questo incentivo è che per molti è stato visto come un modo per accettare lavori in nero, pur continuando a beneficiare dei contributi statali o come un modo per rifiutare il lavoro, per non perdere l’accesso a tali incentivi. Oltretutto sono moltissime le persone che attraverso sotterfugi e mezzi illegali sono riusciti ad ottenere l’accesso al contributo pur non avendone diritto.
Per questo la necessità di ridisegnare il RDC con nuove regole studiate per garantire una maggiore trasparenza e un intervento sociale dedicato realmente alle fasce più bisognose. Tra le proposte sul piatto quella del Ministro del Lavoro Andrea Orlando che ha suggerito l’introduzione di nuove condizioni per l’ottenimento del reddito come la partecipazione a corsi di formazione e riqualificazione professionale obbligatori, oppure una fusione con il reddito di emergenza.
Al momento tra le ipotesi più probabili, comunque, spicca quella dei maggiori controlli sulle persone che percepiscono i sussidi, in modo da evidenziare eventuali illeciti ed avere un quadro completo delle offerte di occupazione e quant’altro. L’unica certezza è che il RDC non può essere abolito, anche perché l’emergenza sanitaria ha innescato una grave crisi economico-sociale, che potrebbe durare per molto tempo ancora, rendendo provvedimenti del genere indispensabili.
Redazione
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