Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, primi fondi in arrivo a luglio
L'Europa ha approvato il piano del Governo Draghi per far ripartire l'Italia. A luglio la prima tranche di 25 miliardi di euroIl Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato approvato dalla Commissione Europea che assicura all’Italia i primi 25 miliardi di euro entro luglio. E stiamo parlando solo del primo anticipo di quelli che saranno i 191,5 miliardi che arriveranno nelle casse dello stato entro il 2026, consentendo riforme e investimenti. Un piano destinato a durare diverso tempo e che dovrebbe portare il nostro paese a una crescita graduale per occupazione, produttività e competitività; questi almeno sono i programmi di Mario Draghi che comunque sono stati molto apprezzati da Bruxelles, al punto da dare alla manovra italiana tutte A e una sola B. Intanto Ursula von der Leyen, oggi si trova a Roma per un incontro con Mario Draghi e dare il via libera ufficiale al Piano Italiano che sarà siglato a Cinecittà. Occasione per la presidente di visitare anche i celebri studi cinematografici che hanno dato vita al grande filone del neorealismo.
La risposta dell’Europa e le prossime mosse del Governo Draghi
I capitoli del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono 11 e sono stati passati al vaglio dalla commissione per dare all’Italia una risposta veloce alle richieste avanzate dal governo. Come già detto sono ben 10 le A guadagnate dal piano e una sola B, al punto che il programma è stato definito come “una risposta bilanciata e completa alla situazione economica e sociale che contribuisce in maniera efficace ad affrontare le sfide identificate dalle raccomandazioni". Insomma un risultato di tutto rispetto per il Governo Draghi e per l’Italia intera che a breve potrà cercare di ripartire in vista delle sfide future dettate dai cambiamenti post-Covid.
Altro punto a favore dell’Italia è questo “impatto duraturo” che il prospetto economico dovrebbe avere sul paese; cosa che ha convinto l’Europa a credere nel progetto di ripartenza in maniera concreta e, ovviamente, con i sostegni economici richiesti. Insomma il nostro paese ha ricevuto l’approvazione e il plauso dell’Europa per il piano e le misure in programma, un risultato che fa ben sperare, soprattutto perché arriva (quasi) a pieni voti, cosa che non è avvenuta ovunque, nonostante i vari piani siano tutti più o meno allineati. Come già detto la prima tranche dei fondi arriverà già a luglio, mentre il resto sarà “spalmato” nei prossimi anni e fino al 2026, quando forse l’Europa e il mondo intero supereranno le dure ripercussioni dettate dalla pandemia e si potrà procedere a vele spiegate verso il futuro.
Redazione
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