Meloni contro Gruber: cos’è successo
Il duro botta e risposta tra la Premier e la conduttrice televisiva dopo l'omicidio di Giulia CecchetinLo scontro tra Giorgia Meloni e Lilli Gruber dopo l'ultima puntata di Otto e Mezzo, dedicata al femminicidio di Giulia Cecchettin, ha acceso le polemiche. La presidente del Consiglio ha risposto alle dichiarazioni di Gruber, accusandola di strumentalizzare tragedie per attaccare il governo. Meloni ha respinto la tesi di Gruber secondo cui sarebbe espressione di una cultura patriarcale, pubblicando una foto con quattro generazioni femminili della sua famiglia: "Non so come facciano certe persone a trovare il coraggio di strumentalizzare anche le tragedie più orribili pur di attaccare il governo", ha dichiarato Meloni sui social.
La replica di Gruber
La risposta di Gruber non si è fatta attendere, ringraziando Meloni per l'attacco e ribadendo che le porte di Otto e Mezzo sono sempre aperte, sottolineando l'importanza del diritto al pensiero libero e critico tutelato dalla Costituzione: "Considero questo attacco una prima dimostrazione della sua volontà di aprire un dialogo costruttivo con la stampa, un esercizio di democrazia al quale lei è poco abituata". La puntata in questione era incentrata sul femminicidio di Giulia Cecchettin, con Gruber che sottolineava la presenza di una cultura patriarcale in Italia e criticava la destra al potere per non contrastarla abbastanza.
Le reazioni politiche
Il ministro Lollobrigida ha replicato a Gruber, definendo le sue parole un paradosso, poiché Meloni è diventata la prima donna a guidare il paese con un chiaro sostegno popolare. "Grazie a Giorgia Meloni, c'è la testimonianza che le donne in Italia non hanno i limiti che 70 anni di Repubblica hanno caratterizzato in negativo la nostra nazione". Anche Carlo Calenda ha commentato, definendo azzardata l'idea che Meloni, come prima presidente donna, possa rappresentare una cultura patriarcale: “Adesso che la prima presidente del consiglio donna, arrivata a palazzo Chigi da sola, senza imprimatur di un maschio, sia pure patriarcale mi sembra una tesi azzardata. Critiche di merito all'operato di Giorgia Meloni ne abbiamo finché si vuole ma cerchiamo di essere obiettivi”. Vittoria Baldino del M5S ha invece difeso Gruber, sottolineando la sua stimolazione di un dibattito sulla violenza di genere e la cultura maschilista. Lo scontro riflette le tensioni politiche e culturali in Italia, con opinioni divergenti sul ruolo della donna e sulle interpretazioni della cultura patriarcale nel contesto attuale.
Redazione
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