Kamala Harris ai migranti: "Non intraprendete il pericoloso viaggio dal Messico, sarete respinti"
Il discorso di Kamala Harris tra imbarazzo e fraintendimento. La Casa Bianca continua la linea dura di Trump sull'immigrazione?"Non venite negli Stati Uniti, noi continueremo ad applicare le nostre leggi e a difendere i nostri confini. Se venite sarete respinti"; così la vicepresidente neoeletta Kamala Harris ha esordito nel sui primo viaggio all’estero, scatenando non poche polemiche. E inizia così il primo atto della presidenza di Joe Biden e della sua idea di adottare una politica migratoria più “umana” di quella di Donald Trump; chiaramente non sono mancati imbarazzi e frecciatine verso quello che doveva essere il nuovo volto dell’America ma che, invece, somiglia stranamente al vecchio.
Eppure il mandato Kamala Harris, prima vicepresidente donna, e per di più di colore, nonostante tutto stenta a “decollare” e, anzi, resta all’ombra di Joe Biden. E allora quale idea migliore per emergere se non quella di usare il pugno duro? Il problema centrale sembra essere la questione delle migrazioni e delle aree al confine con gli Stati Uniti. E la Harris cerca in qualche modo di parare i colpi e di rispondere alle accuse sul perché non abbia ancora visitato il confine col Messico, anche se il presidente le ha affidato il dossier riguardante l’immigrazione. E in sua difesa la vicepresidente si è limitata a dire che il problema va affrontato alla radice, partendo dalle cause e non dalle conseguenze.
Le reazioni della politica e la soluzione di Biden
Ovviamente non sono mancate le reazioni di tutta la politica alle parole di Kamala Harris. Alexandria Ocasio-Cortez ha twittato: "Primo, cercare asilo in qualsiasi punto del confine è un metodo legale di arrivo al 100%. Secondo, gli Stati Uniti hanno speso decenni contribuendo al cambio di regimi e a destabilizzare l'America Latina. Non possiamo incendiare la casa di qualcuno e poi incolparlo perché fugge”. Altri hanno letto le dichiarazioni della vicepresidente come una sorta di linea di continuità con le politiche di Trump.
In realtà il messaggio di Kamala Harris era in realtà una conferma, seppur goffa, del fatto che la presidenza degli Stati Uniti sta cercando di aiutare le popolazioni del sud del paese inviando aiuti che dovrebbero arrivare al più presto. Il cambio di rotta della Casa Bianca non corrisponde a un’apertura verso il fronte migratorio ma, semplicemente, all’arrivo di aiuti a quei paesi più in difficoltà. L’idea è quella di trovare una soluzione a lungo termine che porti a una risoluzione del problema e non solo un “sistema temporaneo” per risolvere una delle crisi migratorie più gravi della storia. Non sono miglioramenti visibili nell’immediato ma che dovranno richiedere tempo e soprattutto denaro. Intanto si parla di quattro miliardi di dollari stanziati dalla Casa Bianca per i paesi del centro America, pensati per creare posti di lavoro e portare allo sviluppo di un’economia locale; tuttavia non c’è stata ancora l’approvazione da parte del Congresso e quindi i tempi potrebbero essere più lunghi del previsto.
Redazione
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