Draghi, vaccini e solidarietà europea, la ricetta del Premier per la ripartenza
Consiglio Europeo a Bruxelles, l'intervista di Mario Draghi per fare il punto sulla situazione europea tra Covid e crisi migrantiVa a ruota libera il Premier Mario Draghi e al termine della conferenza stampa dopo il Consiglio Europeo a Bruxelles, riesce a tracciare un quadro più o meno definito dei prossimi passi per l’Italia e per l’Europa.
Si parte dai vaccini, che il Premier definisce come fondamentali per combattere il virus, ponendo l’accento anche sulla campagna vaccinale che deve procedere a ritmi ancora più serrati ovunque. Si parla poi dello sblocco delle esportazioni di siero, in modo che anche i paesi in difficoltà possano provvedere alla loro campagna vaccinale in tempi rapidi. Per quanto riguarda i brevetti, invece, il Premier ha parlato del “conferimento obbligatorio di licenze nei momenti più di emergenza”, in modo da accelerarne la produzione e la diffusione. Ipotesi, tuttavia, ancora al vaglio della commissione.
Altra nota fondamentale per la lotta al Covid è il Green Pass Europeo che dovrebbe arrivare a metà giugno. Ci sono ancora dettagli da definire, come ad esempio la durata, ma Mario Draghi attende fiducioso le risposte dell’Ema.
Per quanto riguarda l’Italia il Premier ha voluto parlare del blocco dei licenziamenti che ha portato, addirittura, allo slittamento del Decreto Sostegni Bis. Il Presidente del Consiglio comunque si dice soddisfatto e spera che, da parte loro, anche le rappresentanze sindacali lo siano. E ancora il Decreto Semplificazioni che, a giorni, dovrebbe ricevere il suo testo definitivo. Il decreto è strettamente collegato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e detterà il passo di quelle che saranno le varie “cabine di regia” per attuare i programmi per far ripartire il paese. Bisogna trovare ancora qualche punto d’incontro ma Draghi si dice fiducioso sulle possibilità dell’Italia di poter ripartire in maniera competitiva con l’obiettivo di una maggiore produzione e occupazione.
Consiglio Europeo, i tasti dolenti per Mario Draghi
Ma se da una parte le idee e le prospettive per il futuro sembrano piuttosto chiare, dall’altra c’è ancora molta incertezza su alcuni temi considerati “estremamente sensibili”. Da una parte la questione migranti, sulla quale Mario Draghi insiste e cerca il confronto con l’Europa per mettere in atto una strategia di gestione e ricollegamento più efficiente. Visti anche i risvolti negativi degli scorsi giorni e il numero di morti nel Mediterraneo in continua crescita, il Premier definisce inaccettabile che non si trovi una risposta seria a questo grave problema. Per questo nell’obiettivo comune dovrebbe essere, anzitutto, più collaborazione e solidarietà; poi un maggiore impegno da parte di tutti nel trovare soluzioni e accordi efficaci per permettere all’Europa di fare fronte comune alla questione migranti e, soprattutto, evitare ulteriori morti nel Mediterraneo.
Altro tasto dolente la questione russa che verte irrimediabilmente anche sul tema della cyber security e dello spionaggio sul web e non. Mario Draghi ha auspicato che vengano al più presto attuati gli Accordi di Minsk ma che, soprattutto, ci sia intesa da entrambe le parti nella creazione di rapporti più distesi.
Redazione
Italia Mario Draghi - Consiglio Europeo