Decreto Sostegni Bis, come funziona e cosa prevede?
Approvato il Decreto Sostegni Bis, tutte le novità in previsione della ripartenza del paeseApprovato definitivamente alla Camera il Decreto Sostegni Bis, che con i 32 miliardi dello scostamento di bilancio interviene con i nuovi ristori a imprese e famiglie. 375 voti favorevoli, nessun contrario e 45 gli astenuti tra i deputati di centro-destra.
Tra le nuove proposte del Decreto troviamo lo stop alla prima rata dell’Imu per le partite Iva e sospensione di Tosap e Cosap e canone Rai per le attività commerciali più colpite dalle chiusure.
I punti centrali del documento sono cinque e hanno, ovviamente, come scopo quello di dare sostegni alle categorie più colpite dall’emergenza sanitaria in prospettiva della ripartenza dei prossimi giorni.
• Disposizioni in materia di lavoro;
• Salute e sicurezza;
• Misure per assicurare le funzioni degli Enti territoriali;
• Altre disposizioni urgenti sull'attività didattica, l'università e la ricerca;
• La tutela di persone con disabilità.
Tra i punti principali del paragrafo dedicato alle imprese c’è l’erogazione a fondo perduto per le partite iva e nuovi sostegni ai diversi settori più colpiti dalla pandemia. Importante anche la rottamazione delle cartelle esattoriali entro i 5mila euro per i redditi entro i 30mila euro. Rinnovati anche i sostegni alle startup.
Sul fronte del lavoro viene esteso il periodo per la richiesta della Cig-Covid ed è stato esteso il blocco dei licenziamenti fino al 31 dicembre 2021. Tra le nuove direttive del decreto troviamo anche incrementi al Reddito di Cittadinanza e nuove sostegni per il Reddito di Emergenza, oltre che nuove tutele per i lavoratori colpiti dal Covid.
Per quanto riguarda gli altri settori più colpiti come turismo, cultura e attività sportive non professionistiche, il Governo ha previsto ulteriori sostegni a supporto delle categorie.
Decreto Sostegni, manovre per una ripartenza in sicurezza
In totale sono stati previsti 40 miliardi, più i 23 della Legge di Bilancio, che andranno a supportare l’Italia in questa delicata fase di ripartenza.
Oltre la metà di questo stanziamento andrà alle aziende e alle startup per contributi a fondo perduto, sconti per la tari, contributi per gli affitti e via dicendo. Sono inoltre oggetto di studio nuovi interventi di decontribuzione per le nuove assunzioni o il rientro dalla casa integrazione, oltre che nuovi contratti a tempo indeterminato su cui saranno previsti sgravi del 100%.
Insomma in questa fase così delicata per il nostro paese il Governo ha cercato di mettere in campo più risorse possibili per permettere una ripartenza lineare e senza “brutte sorprese”. È vero che il Covid ha affossato ancora di più un sistema economico già fortemente provato dalla crisi, ma è anche vero che la spinta post-pandemica dovrebbe in teoria far ripartire la macchina economica del paese; questo grazie anche agli incentivi previsti dalla politica.
Intanto l’Italia si prepara a tornare verso la normalità, con (quasi) tutti i settori pronti alle riaperture e la campagna vaccinale che sta gradualmente interessando tutte le fasce della popolazione
Redazione
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