Acca Larentia, La Russa: “Non è detto che il saluto romano sia reato”
Il commento di Ignazio La Russa, presidente del Senato, sui fatti di Acca LarentiaIl presidente del Senato Ignazio La Russa, ha concesso un'intervista al Corriere della Sera per commentare la controversa adunata con saluto romano avvenuta durante l'anniversario della strage di Acca Larentia: "Concordo pienamente con Rampelli quando dice che FdI è totalmente estranea all'episodio dei saluti romani alla commemorazione delle tre giovanissime vittime dell'attentato di Acca Larentia. Il fatto è stato eclatante, ha avuto molta visibilità, ma il partito davvero non ha alcun ruolo o responsabilità in quello che è successo."
La Russa sul saluto romano
La Russa ha sottolineato che, come partito, hanno sempre consigliato di non partecipare a certe manifestazioni che potrebbero essere strumentalizzate e ha atteso chiarezza dalla Cassazione sulla valutazione di certi gesti durante le commemorazioni. Riguardo al saluto romano come possibile apologia del fascismo, ha affermato: "Più da avvocato che da politico c'è incertezza su come considerare certi gesti in caso di commemorazione di persone defunte. Attendo con interesse la prevista riunione a sezioni riunite della Cassazione proprio su questo punto. È possibile che si stabilisca che un saluto romano durante una commemorazione non sia apologia di fascismo, e quindi non sia reato, come molte sentenze stabiliscono. Servirebbe chiarezza, ce lo aspettiamo. Da avvocato appunto, più che politico. Perché, ripeto, come partito noi siamo estranei a certe manifestazioni. Quindi non abbiamo nulla da cui dissociarci". Il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, ha ribadito la posizione di Fratelli d'Italia dichiarando: "Noi non facciamo saluti romani, per scelta e non per convenienza, da sempre e non da oggi perché governiamo. Abbiamo un'altra idea di 'destra'. Decidemmo di non mettere piede a quella manifestazione per la sua natura estremista oltre 25 anni fa".
La risposta di FdI a Pd e M5S
Rampelli ha risposto alle interrogazioni del Pd sulla sua presenza al raduno, criticandole come dimostrazione di scarsa preparazione. Il politico ha anche affrontato l'esposto del M5S per apologia di fascismo, dichiarando: "La magistratura non ha bisogno di esposti per agire. Ha foto e video di decenni, se avesse ravveduto reati immagino li avrebbe perseguiti da tempo. In democrazia c'è il diritto di manifestare le proprie opinioni anche quando non collimano con il sentimento comune, il limite invalicabile è l'uso della violenza, la coercizione, l'intimidazione e la ricostituzione del Pnf. Lì occorre essere inflessibili, non reprimendo le opinioni".
Redazione
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