Milano, tra le meraviglie Unesco per National Geographic
Il capoluogo lombardo ha ricevuto due menzioni nella prestigiosa guida National Georgaphic dedicata ai siti Unesco: soddisfazione da parte della Regione Lombardia.La prestigiosa rivista National Geographic segnala due siti Unesco milanesi da non perdere, oltre ad altri nove in tutta la Lombardia; soddisfazione della Regione per l’importante riconoscimento.
La città di Milano si fa ammirare per le sue bellezze storico artistiche e lo fa da una vetrina molto prestigiosa: quella della rivista National Geographic, tradotta in oltre 30 lingue e capace di raggiungere ogni mese circa 50 milioni di lettori in tutto il mondo.
Sono due le meraviglie che rientrano nel patrimonio dell’umanità UNESCO a venire segnalate nella guida dedicata dalla rivista: il Cenacolo di Leonardo da Vinci e il villaggio operaio di Crespi D'adda, nell'hinterland della città.
Ecco come si legge sul mensile: "Una volta arrivati a Milano, puntate dritto all'ex convento domenicano di Santa Maria delle Grazie per vedere L'ultima cena, la creazione di Leonardo famosa a livello internazionale". L’altra immancabile tappa indicata si trova alle porte di Milano ed è quella di Crespi d'Adda, uno dei villaggi operai che meglio sono conservati in tutta Europa. "Questo paesino - riporta National Geographic - venne fondato alla fine del XIX secolo da un imprenditore locale per ospitare i lavoratori della sua industria tessile e rimase di proprietà di un'unica azienda fino agli anni '70. Il villaggio è ancora abitato e conserva il suo fascino di altri tempi".
Orgoglio da parte dell’amministrazione regionale
Sono in tutto 11 i luoghi della Lombardia comparsi nella guida del periodico pubblicato dalla National Geographic Society. C’è soddisfazione anche da parte dell’amministrazione regionale lombarda per le importanti menzioni ricevute: così commenta l'assessore regionale all'autonomia e cultura, Stefano Bruno Galli: "Esprimo grande soddisfazione per il servizio effettuato dalla prestigiosa rivista che esalta lo straordinario patrimonio culturale lombardo riconosciuto dall'Unesco come bene dell'Umanità. Quello del 'National Geographic' è un vero e proprio invito a intraprendere un viaggio alla scoperta delle 11 meraviglie culturali della Lombardia".
"Senza alcun dubbio, la Lombardia - prosegue l'assessore Galli - è storia e cultura. E il 'National Geographic' l'ha riconosciuto ed esaltato con il suo bellissimo articolo, che consideriamo un premio per il nostro lavoro e al nostro impegno per la valorizzazione del patrimonio culturale lombardo. Un patrimonio - conclude l’assessore - che, oltre le undici realtà raccontate dal 'National Geographic', complessivamente ammonta a ben 18 riconoscimenti Unesco, tra patrimonio materiale e immateriale, uomo e biosfera e città creative".
Tutti i luoghi della Lombardia
La guida di National Geographic menziona altri nove luoghi lombardi da non perdere: come riporta Milano Today, la guida annovera infatti anche i siti Unesco di Mantova, "dal perfetto paesaggio urbano rinascimentale", come si legge nella rivista, e Sabbioneta, con il suo imperdibile Teatro all'antica; il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane dalla Val Camonica (primo sito riconosciuto dall'Unesco in Italia, nel 1979), dove si può ammirare una delle maggiori collezioni di geroglifici preistorici al mondo; il Museo del Violino di Cremona, una tappa must per gli amanti della musica; i fossili di Monte San Giorgio, tappa da non perdere per i fan della paleontologia e il Sacro Monte di Varese, pieno di cappelle affrescate; le Palafitte del lago e l'insediamento longobardo di Castelseprio (riconoscimento condiviso con 'Brescia - Santa Giulia'); e, infine, la ferrovia retica del Bernina e le mura veneziane di Bergamo. Quest’ultima tappa National Geographic la indica quale “una città affascinante come un villaggio remoto della Toscana, ma a soli 15 minuti di auto dall'aeroporto di Orio”.
Redazione
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