Cestino mangia plastica nel mare: al via la campagna
E’ partita la campagna per pulire il mare, e non solo, dai rifiuti in plastica. Si tratta di Seabin, cestini progettati per recuperare tonnellate di rifiuti.La campagna per la protezione e la pulizia delle acque è iniziata; si tratta di un progetto nato da Coop in collaborazione con LifeGate per recuperare i rifiuti abbandonati nel mare, e non solo.
Il progetto ha dato vita ai cosiddetti Seabin, ossia veri e propri cestini per i rifiuti, progettati per raccogliere la plastica in mare. L’obiettivo della campagna di Coop e LifeGate è quello di recuperare in un anno all’incirca 23 tonnellate di plastica. La campagna prende il nome di “Un mare di idee per le nostre acque”, ed è iniziata nelle acque di Trieste per poi concludersi in occasione della storica regata internazionale Barcolana, che si terrà proprio nel Golfo di Trieste.
La campagna Seabin
La campagna ha come obiettivo quello di collocare circa 34 raccoglitori Seabin non solo nei mari, ma anche nei fiumi e nei laghi. Questi 34 si vanno ad aggiungere ai 12 già sistemati e posizionati nel corso del 2020.
Nello specifico questi innovativi raccoglitori di plastica riescono a restare in funzione autonomamente, 7 giorni su 7 e 24 ore su 24; galleggiano sulla superficie dell’acqua e tramite un meccanismo all’avanguardia riescono a catturare e recuperare tutti i rifiuti in plastica che incontrano, sia oggetti di grandi dimensioni sia microplastiche pericolose per l’ecosistema marino. L’acqua che viene inglobata nel Seabin, viene filtrata ed espulsa nuovamente; questi cestini tecnologici hanno soltanto bisogno di essere svuotati e ripuliti saltuariamente. Una campagna che mette in campo innovazione e tecnologia per salvaguardare e tutelare l’ambiente.
Redazione
Italia ambiente