Viterbo: un uomo uccide la moglie col fucile, poi si suicida davanti alla figlia
E' stata la stessa ragazza a chiamare i carabinieri che sono accorsi sul posto. Si indaga sulla detenzione dell'arma e sull'esatto movente, dalla prima ricostruzione sembrerebbe che la coppia si stesse separandoIn provincia di Viterbo, l’ennesimo fatto di sangue contro una donna consumatosi nel corso del fine settimana: sabato sera un uomo ha ucciso la moglie con dei colpi di fucile, poi si si è suicidato davanti alla figlia. Un dramma avvenuto nel borgo di Castel Sant'Elia.
Come sono andati i fatti
L'uomo, Ciriaco Pigliaru, 65 anni, era un ex allevatore di origine sarda e la moglie lo aiutava nel lavoro, la coppia di coniugi si stava separando. Sabato sera con dei colpi di fucile da caccia l’uomo ha ucciso la sua ex compagna 57enne, Anna Cupelloni.
A quanto si è appreso, durante la prima ricostruzione dei fatti, il 65enne sabato sera è rientrato nell'abitazione che aveva lasciato da quando era in corso la separazione con la moglie e ha sparato alla donna. Poi ha rivolto l'arma contro di sé e si è ucciso davanti alla figlia di circa 30 anni. E' stata la ragazza ad avvertire il 112.
A lanciare l'allarme ai carabinieri di Civita Castellana è stata la figlia, una ragazza di trent’anni, in una drammatica telefonata.
Sabato 25 settembre, l'omicidio-suicidio è avvenuto intorno alle 20,30 a Castel Sant'Elia, borgo vicino al lago di Bolsena nel Viterbese e si è consumato sotto gli occhi della ragazza, Valentina, 31 anni, che al al telefono con i carabinieri ha descritto la scena agghiacciante avvenuta all'esterno della casa di campagna in cui viveva con la madre.
Le indagini e la storia familiare
Attualmente sono al lavoro i carabinieri di Civita Castellana e si sta indagando sulla provenienza del fucile. L'uomo infatti non deteneva armi e per questo gli inquirenti che l’hanno sequestrata, vogliono appurare chi abbia fornito il fucile all'uomo.
La coppia si stava separando e si indaga, al momento, per capire i motivi dell'omicidio-suicidio e se ci fossero retroscena familiari tali da giustificare l'efferatezza del gesto. La figlia ora è ricoverata in ospedale per il violento shock psicologico subito.
Ciriaco Pigliaru, origini sarde, era giunto a Castel Sant'Elia da bambino e nel corso degli anni, insieme al padre e al fratello, aveva messo su un allevamento di pecore (era arrivato ad avere circa 1.500 capi). Aveva poi conosciuto Anna Cupelloni, di Nepi, la ragazza che poi sarebbe diventata sua moglie e dalla quale aveva avuto due figlie, Valentina, 31 anni, laureata in economia e commercio, e Valeria, 27, ingegnere. Gli amici e i vicini degli allevatori raccontano che "all'inizio non avevano neppure la mungitrice e dovevano badare a tutte quelle pecore".
Quattro anni fa, in famiglia c’era stata la decisione di vendere l'azienda agricola e di aprire una tabaccheria a Nepi. Nuova vita e nuovi problemi dunque, perché le cose non sembra che andassero bene, fino a che anche nel rapporto tra il 65enne e la 57enne qualcosa si è rotto.
Sabato sera infine la violenza assurda dell'uomo che ha preso un fucile da caccia e ha ucciso la moglie per poi rivolgere l'arma contro sé stesso. "Le parole sono strette, soprattutto in momenti come questi", ha dichiarato Vincenzo Girolami, sindaco di Castel Sant'Elia, sul proprio profilo facebook.
Ancora da chiarire l'esatto movente del gesto.
Redazione
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