Striscia di Gaza, l'appello del mondo: "sospendete gli attacchi"
Si moltiplicano gli attacchi sulla Striscia di Gaza; l'Occidente invoca la pace e chiede lo stop ai bombardamentiContinuano gli attacchi dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Decine e decine di missili sono caduti in diversi punti della Striscia, colpendo obiettivi sensibili ma anche molte abitazioni civili e diverse infrastrutture come tunnel e strade. Secondo le fonti locali si parla di oltre 35 attacchi in poco più di 20 minuti che avevano lo scopo di colpire il sistema sotterraneo dei terroristi.
Intanto da tutto il mondo di moltiplicano gli appelli per chiedere lo stop alle tensioni, sottolineando come il conflitto tra Israele e Hamas stia portando a un sempre maggiore numero di vittime civili innocenti. La richiesta di cessazione delle ostilità nel rispetto del diritto internazionale e della tutela soprattutto dei bambini, però, sembra essere caduta nel vuoto e le due forze non intendono abbandonare la linea dura. Anche l’Onu su sta attivando per portare in tempi rapidi a una tregua, nella speranza di una coesistenza pacifica e della pace tanto attesa. Ma nonostante la ferma condanna alle operazioni, non si fermano i bombardamenti e i razzi lanciati sulla Striscia di Gaza, che hanno già causato decine di morti e migliaia di feriti.
Le operazioni sulla Striscia di Gaza, i dati delle fonti interne
Dalle fonti investigative interne sembra che dallo scorso 10 maggio Hamas insieme ad altri militanti abbiano lanciato oltre 2900 razzi in Israele con 9 morti e 250 feriti. Le forze di difesa hanno risposto con oltre 950 attacchi a Gaza, uccidendo più di 100 agenti, 181 palestinesi, inclusi 52 bambini, e ferito 1200 persone. Nonostante i vari appelli al dialogo e alla pace il conflitto continua mentre a pagare sono essenzialmente i civili e i minori che continuano a cadere sotto i bombardamenti.
Il Ministro Esteri palestinese Al Malki ha definito quelli di Israele crimini di guerra e contro umanità; portando poi un dettagliato resoconto sulla situazione nella Striscia di Gaza. Dal canto suo Israele si difende e accusa Hamas di aver accentuato le tensioni e di aver istigato il popolo alla violenza per aver riconquistare il potere in Cisgiordania. In una situazione più tesa che mai, con le parti in causa che si accusano a vicenda e continuano le operazioni militari su un territorio martoria, la tensione cresce di ora in ora e preoccupa l’Occidente. Per il momento l’ipotesi di un cessate il fuoco è lontana, anche se le forze diplomatiche mondiali sono a lavoro per trovare una soluzione in tempi brevi, nella speranza di salvare più vite possibile.
Redazione
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