Si ispiravano al videogioco GTA per rapinare e tentare di uccidere
Compivano reati nei confronti di giovani vittime sfruttando la forza intimidatrice del branco
Arrestati a Monza sei giovani che ispirandosi al videogioco GTA, si sono resi responsabili di un tentato omicidio e di dieci rapine aggravate, oltre ai delitti di lesioni, furto, minacce gravi e spaccio di stupefacenti.
GTA (Grand Theft Auto) è un videogioco d'azione con trame in cui i protagonisti partendo dal furto d'auto devono gestire una gang e contendersi la città con missioni violente contro le bande rivali.
Il gruppo, composto da maggiorenni e minorenni, noto in città come la “compagnia del Centro” o “compagnia del Ponte”, commetteva reati nei confronti di giovani vittime sfruttando la forza intimidatrice del branco, a volte sufficiente da sola a far desistere il malcapitato da ogni tentativo di resistenza.
Le indagini della Squadra mobile, hanno evidenziato inoltre come gli arrestati agivano anche solo per imporre il proprio controllo sul centro di Monza; infatti sono stati documentati alcuni episodi di semplici aggressioni, senza sottrazione di beni, spesso accompagnate da frasi come “questa è la nostra zona”.
Nelle perquisizioni, svolte in collaborazione con il Reparto prevenzione crimine Lombardia e con l’ausilio di squadre cinofile e della Polizia scientifica, sono stati sequestrati telefoni cellulari ed altri oggetti personali degli indagati, utili per lo sviluppo delle indagini.
GTA (Grand Theft Auto) è un videogioco d'azione con trame in cui i protagonisti partendo dal furto d'auto devono gestire una gang e contendersi la città con missioni violente contro le bande rivali.
Il gruppo, composto da maggiorenni e minorenni, noto in città come la “compagnia del Centro” o “compagnia del Ponte”, commetteva reati nei confronti di giovani vittime sfruttando la forza intimidatrice del branco, a volte sufficiente da sola a far desistere il malcapitato da ogni tentativo di resistenza.
Le indagini della Squadra mobile, hanno evidenziato inoltre come gli arrestati agivano anche solo per imporre il proprio controllo sul centro di Monza; infatti sono stati documentati alcuni episodi di semplici aggressioni, senza sottrazione di beni, spesso accompagnate da frasi come “questa è la nostra zona”.
Nelle perquisizioni, svolte in collaborazione con il Reparto prevenzione crimine Lombardia e con l’ausilio di squadre cinofile e della Polizia scientifica, sono stati sequestrati telefoni cellulari ed altri oggetti personali degli indagati, utili per lo sviluppo delle indagini.
c.s.
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