Omicidio di Saman, arrestato a Parigi lo zio della ragazza
Danish Hasnain si era rifugiato alla periferia di Parigi dopo l'omicidio della nipoteDanish Hasnain, lo zio di Saman Abbas, è stato arrestato nella periferia di Parigi. L’uomo non aveva documenti ma sarebbe stato riconosciuto da un neo sul viso; si conclude così la ricerca di uno dei principali responsabili dell’omicidio della 18nne, scomparsa la sera del 30 aprile.
Il mandato di cattura internazionale ai danni dell’uomo è dovuto all’accusa di essere l’esecutore materiale dell’omicidio, oltre che dalla testimonianza del fratello minore di Saman che più volte ha detto di ritenere lo zio il diretto responsabile. L’uomo era scappato dall’Italia poco dopo la sparizione della giovane e quando l’ipotesi di omicidio era ancora da accertare; da allora avrebbe vissuto alla periferia di Parigi con alcuni connazionali estranei ai fatti. Danish Hasnain sarebbe stato incastrato anche dall’utilizzo di alcuni profili social con identità a lui riconducibili.
Tra gli altri indagati ci sono anche i cugini di Saman Abbas. Uno è già in carcere, arrestato a fine maggio sempre in Francia. Il secondo è ricercato così come anche i genitori di Saman, partiti per il Pakistan il primo maggio.
Le indagini sulla morte di Saman Abbas
Adesso che lo zio di Saman Abbas è stato arrestato, si apre uno spiraglio in questa vicenda; l’uomo infatti potrebbe indicare agli inquirenti il punto preciso in cui si trova il corpo della vittima. Tuttavia, al momento, non sembra ben disposto a collaborare ma le sue dichiarazioni potrebbero essere confrontate con quelle dell’altro uomo arrestato.
Sono ormai ben 67 giorni che non si hanno più notizie della 18enne e lo zio, considerato l’esecutore materiale del delitto, potrebbe dare una svolta alle indagini. Tuttavia si teme anche che il corpo possa essere stato smembrato e fatto a pezzi, per poi essere sparso nei terreni della zona; in quel caso potrebbe non esserci più nulla da fare.
Adesso si cerca in Francia anche l’altro cugino di Saman, anch’egli latitante da diversi mesi; forse nelle dichiarazioni di Danish Hasnain potrebbe esserci anche qualche rifermento alla sua posizione ma per il momento la priorità è quella di ritrovare il corpo della giovane. Continua così una delle vicende più agghiaccianti degli ultimi anni; intrighi, depistaggi e menzogne costruite a dovere da chi doveva proteggere la vita di Saman ma che, alla fine, si è rivelato il suo assassino.
Redazione
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