Incidente mortale sul Garda, la testimonianza: "Dopo la tragedia sono andati a bere"
Salò, si attende l'esito dell'esame del sangue sui due turisti tedeschi: gli indagati sono rientrati in GermaniaPer la morte di Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, travolti e uccisi da un motoscafo Riva mentre erano a bordo del loro gozzo sul lago di Garda, si aggrava la posizione dei due tedeschi indagati per duplice omicidio colposo e omissione di soccorso. Un testimone avrebbe visto i due consumare alcol nei momenti successivi al gravissimo incidente di Salò: “I due turisti, dopo aver travolto Greta e Umberto, sono andati a bere”. I magistrati sono in attesa dei risultati degli esami del sangue sui due indagati a piede libero. L’esito dell’alcol test potrebbe aggravare la posizione di chi era alla guida del Riva. A Salò le forze dell'ordine hanno raccolto le testimonianze della gente e in tanti avrebbero visto i due indagati camminare barcollando.
Gli indagati
“Pensavamo fosse un tronco o uno scoglio", queste le parole riferite agli inquirenti dai due tedeschi che avevano noleggiato un Riva Aquarama. I due hanno fatto rientro in Germania, fatto che non costituisce reato poiché in caso di incidente nautico l'omicidio colposo e l'omissione di soccorso non prevede il fermo, a differenza del reato di omicidio stradale. Difesi da un avvocato, avrebbero riferito di non essersi accorti di nulla perché “c’era buio”.
L'autopsia
Intanto, si attende l’esito dell’autopsia sui corpi dei due giovani. Umberto Garzarella e Greta Nedrotti si frequentavano da tempo. Gli amici ricordano il 37enne come uno sportivo, appassionato di nautica e ben voluto da tutti. Per un periodo aveva anche fatto il calciatore nelle giovanili del Salò. Greta invece aveva 25 anni e lavorava come parrucchiera; da poco aveva frequentato un corso di Economia aziendale all'Università degli studi di Brescia.
Redazione
Italia incidente - garda