Denunciato l'ex calciatore Jardel: il motivo
Il brasiliano era coinvolto in una truffa per un presunto reality show omosessualeHa dell’incredibile la storia scoperta dalla Procura di Biella nelle ultime ore. Mario Jardel, ex calciatore brasiliano con un passato in Italia all’Ancona, è stato infatti ufficialmente denunciato con l’accusa di truffa. Insieme a lui anche un imprenditore di Biella, suo complice.
La truffa del finto reality show
Dopo essersi ritirato dal mondo del calcio, Jardel si è dato alla televisione dove ha partecipato all’ultima edizione del Grande Fratello Vip in Portogallo. Subito dopo era diventato il testimonial ufficiale e presunto opinionista di un nuovo nuovo reality brasiliano dal nome Cruzeiro Colorido. Questo veniva descritto come “il primo show LGBTQ+ della storia”, in cui si sarebbero raccontate le trasgressioni della comunità su un’isola deserta. In realtà era tutta una truffa orchestrata dall’ex calciatore e da Mirko Ferrari, imprenditore biellese che si spacciava tramite vari canali social come un esperto di finanza e nuove tecnologie. Per poter partecipare al programma veniva infatti chiesto di finanziare delle piattaforme di criptovalute.
Le promesse dietro alla truffa
In occasione del lancio del reality, trasmesso sul web nel 2022, Jardel aveva dichiarato: "La mia casa di produzione, in collaborazione con una società televisiva italiana, gestirà il progetto”. C’era inoltre la promessa che, dopo una prima stagione, lo show sarebbe stato tramesso addirittura su Netflix. In questo modo molti concorrenti si erano convinti a sborsare i 300 euro richiesti come quota di partecipazione iniziale. Le vittime sarebbero circa un migliaio, ma 35 di queste hanno deciso di denunciare ufficialmente il tutto attraverso l'Afue di La Spezia (Associazione vittime di truffe finanziare internazionali). Nonostante questa azione, non è ancora detto che riescano a riprendere i soldi versati. Questi, infatti, sarebbero già stati interamente girati sui conti privati dello stesso imprenditore. Inoltre la sua società, la "Ferrari Pay", risulta temporaneamente chiusa e dai suoi uffici a Biella sono già scomparsi mobili e arredi. Secondo l’esposto, presentato alla Procura della Repubblica di Biella, la somma sottratta illecitamente sarebbe di circa 2 milioni di euro.
Redazione
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