Denise Pipitone, le indagini portano a una ventunenne di Scalea. Accertamenti in corso
Nuovi risvolti nel caso della scomparsa di Denise Pipitone, i Carabinieri indagano su una ventunenne di origini romeneNuovi risvolti nel caso della scomparsa di Denise Pipitone: i Carabinieri di Scalea starebbero eseguendo dei controlli su una ventunenne di origini romene che vive in città. L’attenzione delle Forze dell’Ordine nei confronti della ragazza sarebbe dovuta alla segnalazione di un cittadino che avrebbe riferito che si tratterebbe di Denise. Dalle prime indiscrezioni sembra che la persona che ha segnalato la ragazza abbia portato all’attenzione dei militari diverse circostanze che potrebbero far pensare a una probabile pista da seguire; sarebbe inoltre evidente una somiglianza tra la ventunenne e le ricostruzioni sull’aspetto che potrebbe avere oggi la bambina scomparsa nel 2004. Dal canto suo la ragazza non è sottratta ai controlli e ha fornito ai Carabinieri il nome dei genitori e altre informazioni utili per ricostruire il suo passato ed, eventualmente, procedere con la richiesta di analisi del Dna.
La scomparsa di Denise Pipitone, 17 anni dopo
La storia di Denise Pipitone è tornata alla cronaca a 17 anni dalla scomparsa a causa di una ragazza russa che aveva contattato Piera Maggio dicendo di essere sua figlia. Ovviamente la spettacolarizzazione dell’evento ha fatto riaccendere i riflettori sulla vicenda, diventando un caso mediatico in Russia, con tanto di interviste “esclusive” e prime serate. La vicenda si è conclusa con un nulla di fatto e le scuse ufficiali della tv russa, ma Piera Maggio non si è mai data per vinta e ha continuato a tenere viva la memoria della figlia come ha fatto da quel lontano 2004.
Pochi giorni fa il caso è stato riaperto in quanto, secondo chi ha indagato all’epoca dei fatti, ci sarebbero state molte omissioni e fughe di notizie che avrebbero potuto compromettere il regolare svolgimento delle indagini. Fatto ancora più recente, una nuova ispezione nella casa che a quei tempi fu di proprietà di Anna Corona, ex moglie del padre di Denise, per ispezionare un pozzo profondo dieci metri dove, secondo alcune ipotesi, poteva essere stato gettato il corpo della bambina scomparsa. Dalle perquisizioni non è emerso nulla e nemmeno dagli accertamenti sulle ristrutturazioni avvenute nello stabile che da diversi anni non è più di proprietà della donna.
A 17 anni di distanza dalla scomparsa di Denise Pipitone, il caso continua ad essere un vero e proprio mistero; si spera che la riapertura delle indagini nel tentativo estremo di fare luce sulla vicenda possa portare a qualche risvolto, positivo o negativo che sia, così che una madre possa finalmente trovare le risposte che cerca.
Redazione
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