Covid, l'India è il paese più colpito al mondo: picco di contagi
Continua a correre l’avanzata del virus in tutto il mondo con migliaia di contagi ogni giorno e sempre più vittime.Oltre 15 milioni di positivi al Coronavirus in India dall’inizio della pandemia: è questo il tragico bilancio che arriva in un momento (di nuovo) critico per la nazione, che ha registrato 273.810 nuovi contagi in un giorno. Ovviamente anche il numero delle vittime continua a salire, con 1619 morti nelle ultime 24 ore per un totale di quasi 179.000 dall’inizio dell’epidemia.
Il Governo indiano ha imposto il lockdown a Delhi, da stasera e per una settimana, a fronte di questi nuovi numeri che spaventano e che sembrano avere come epicentro proprio la capitale. Si cerca di correre ai riparti, ma con le terapie intensive al collasso, la mancanza di ossigeno e di respiratori, poco si può fare contro l’avanzare del virus. Il sistema sanitario potrebbe non reggere: questo è quanto si apprende dai media locali, che denunciano ospedali quasi del tutto al completo e pazienti che da giorni stazionano nelle ambulanze in attesa che si liberi un posto letto.
Insomma, il lockdown durissimo è a questo punto l’unico modo per evitare che la situazione peggiori ulteriormente, anche se gli esperti prevedono già che una sola settimana non sarà sufficiente per frenare la curva dei contagi. Intanto i negozi sono stati presi d’assalto da truppe di cittadini nel tentativo di accaparrarsi tutto ciò che da stanotte potrebbe non essere più disponibile fino a data da destinarsi.
A subire il contraccolpo della situazione epidemiologica è anche la politica internazionale. Di comune accordo con l’India, infatti, Boris Johnson ha deciso di rimandare la visita ufficiale prevista per la prossima settimana. Dalla nota stampa si legge che - oltre all’alto rischio epidemiologico - c’è anche quello di incorrere nella nuova Variante Indiana con una doppia mutazione dal ceppo originale di cui sono già stati trovati circa 80 casi in tutto il Regno Unito.
L’avanzata del virus nel resto del mondo
L’epidemia corre ancora velocissima, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Tra questi c’è il Venezuela, che sembra essere riuscito a sbloccare una parte di denaro per pagare oltre 120 milioni di dollari per un totale di 11 milioni di dosi di vaccino, per immunizzare il 20% della popolazione. L’accusa del Presidente Maduro verso i Paesi ricchi non tarda ad arrivare, e punta il dito contro alcuni governi che sono riusciti ad accaparrarsi l’87% della fornitura globale di vaccini a discapito di oltre 150 Paesi che sono rimasti senza dosi.
Mentre tutto il mondo è impegnato nella lotta al Covid c’è chi inizia a pensare timidamente alle prime riaperture, come la Nuova Zelanda, che ha riaperto i voli verso l’Australia permettendo ai propri cittadini di spostarsi dopo più di un anno di chiusura.
Ma mentre qualcuno riapre, altre nazioni rafforzano le difese. Hong Kong ha chiuso il Paese ai voli provenienti da India, Pakistan e Filippine per evitare la diffusione di varianti più pericolose. Stesso discorso in Sud America, dove il virus continua a correre velocissimo mietendo ogni giorno centinaia di migliaia di vittime. Il Brasile su tutti, che ha registrato in solo giorno quasi 2300 morti per un totale di 270mila da inizio pandemia e oltre 11 milioni di contagiati.
Intanto nel mondo la corsa al vaccino è più sbilanciata che mai, avvantaggiando i Paesi più ricchi e schiacciando ancora di più le nazioni più povere. I Governi pensano a un piano per rendere le vaccinazione più eque ma, intanto, in molte parti del globo si continua a morire e, spesso, senza nemmeno rientrare nel calcolo delle vittime per Coronavirus.
Redazione
Italia India - Covid19