Blitz delle Fornze dell'Ordine contro i No Vax: progettavano azioni violente
Perquisizioni e sequestri in casa di molti No Vax, stavano organizzando manifestazioni e violenze in piazzaPerquisizioni in tutta Italia da parte delle Forze dell’Ordine ai danni di appartenenti ai movimenti No Vax che su gruppi Telegram e Facebook hanno parlato di azioni violente contro il Governo, le istituzioni e i giornalisti.
Le indagini sono state condotte da Digos e Polizia Postale e hanno portato a perquisizioni a Milano, Bergamo, Roma, Venezia, Padova e Reggio Emilia.
I controlli hanno ovviamente riguardato anche pc, cellulari, tablet e i vari account social. Alla base delle perquisizioni soprattutto alcune chat su Telegram dove si parlava di violenze durante un raduno No Vax che avrebbe dovuto avere luogo nei prossimi giorni. Nel mirino degli inquirenti le frange più estreme degli antivaccinisti che continuano a fare proseliti in tutto il paese.
Si autodefinivano “i guerrieri” su Telegram, peccato che utilizzassero tutti gruppi aperti (e idem su Facebook) con nomi e identità in bella vista; al punto che è stato facilissimo per le Forze dell’Ordine identificare e intervenire contro queste persone. Sembra che questa frangia estrema volesse costruire rudimentali ordigni e reperire armi come coltelli e affini per una eventuale manifestazione. Al momento sarebbero stati fermati 3 uomini e 5 donne.
L’assalto a Roma, dichiarazione di intenti alla luce del sole
Restiamo comunque nel periodo ipotetico perché le azioni violente in programma ai danni di istituzioni, giornalisti ecc sulla carta non sono mai avvenute; si tratta principalmente di idee e di intenzioni, ma sappiamo tutti quale è l’esito di un certo tipo di organizzazione nata al sicuro dietro uno schermo.
Eppure l’area No Vax, nonostante tutto continua a raccogliere sostenitori che, seppur privi dei più basilari mezzi di organizzazione di qualsivoglia evento, potrebbero essere pericolosi e vanno, quindi, tenuti sotto controllo.
Si tratta dunque di azioni preventive importanti, volte ad anticipare disordini programmati, violenze e il reperimento di armi e quant’altro. E infatti, oltre ai dispositivi incriminati sarebbero state trovate armi come coltelli, bastoni e affini tutti preparati per una fantomatica manifestazione a Roma.
La cosa che stupisce è il fatto che queste persone abbiano ben pensato di dettare lo schema delle loro future azioni in chat non criptate con nomi e cognomi in bella vista.
"Quando andremo a Roma i primi" da aggredire "sono i giornalisti", hanno scritto le 8 persone fermate e hanno continuato parlando di molotov, di far saltare i furgoni delle tv e quant’altro. Al momento per la polizia postale non risultano altre attività riguardanti l’area No Vax, le autorità continueranno a setacciare il web alla ricerca di altre chat e altri gruppi compromettenti.
Redazione
Italia Polizia postale - Digos - Attentati - No Vax