Arrestato un sacerdote a Prato: Don Francesco spacciava cocaina e non solo
Il sacerdote aveva lasciato la sua parrocchia già qualche giorno fa. In attesa del completamento delle indagini è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliariArrestato parroco a Prato: spacciava cocaina e droga dello stupro. Attualmente Don Francesco Spagnesi si trova agli arresti domiciliari.
L’indagine per droga
A Prato ieri è stato arrestato per compravendita di stupefacenti, un sacerdote, Francesco Spagnesi, coinvolto in un'indagine della polizia su feste a base di cocaina e di Gbl, la cosiddetta “droga dello stupro”.
Il parroco, 40 anni, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari dal gip Francesca Scarlatti che ha accolto la richiesta avanzata in tal senso dalla procura di Prato.
Le accuse a carico del sacerdote sono di spaccio e importazione di sostanze stupefacenti. Don Francesco da pochi giorni aveva lasciato gli incarichi nella Parrocchia dell'Annunciazione nel quartiere pratese della Castellina.
L’inchiesta per traffico e vendita di droga, condotta del sostituto procuratore Lorenzo Gestri ha avuto inizio nel mese di agosto. In quella occasione, la stessa polizia aveva arrestato Alessio Regina, quarantenne pratese, che si è scoperto poi, intrattenesse una relazione con il parroco di Prato. Regina era stato fermato per l’importazione dall’Olanda di un litro di Gbl, la cosiddetta droga dello stupro, questo stupefacente è liquido perché viene diluito nei coktail e nelle bevande.
In questo giro di traffico illecito, Don Spagnesi è stato accusato di essere coinvolto in diversi episodi di importazione della sostanza (Gbl ma anche di cocaina). Tali droghe venivano consumate in occasione di quelle, che il procuratore Giuseppe Nicolosi, insieme al capo della squadra mobile Alessandro Gallo, ha definito “serate”. Le feste si svolgevano in una abitazione di Figline della quale Alessio Regina disponeva e nel corso delle stesse veniva consumata droga, anche cocaina acquistata sulla piazza pratese, i festini erano anche a base di sesso.
Le persone coinvolte
Sarebbero circa 200 le persone (tra cui medici, infermieri, professionisti e bancari secondo gli inquirenti) che dal 2019 a oggi avrebbero partecipato a queste serate, secondo quanto riferisce la stampa locale.
Dai primi accertamenti effettuati dalla squadra mobile, risulta che i partecipanti alle serate venivano contattati prevalentemente su siti web di incontri. Sono tutti maggiorenni e consenzienti. Di solito non pagavano la droga consumata, ma ad alcuni veniva chiesto una sorta di contributo (quindi un pagamento).
I partecipanti alle serate interrogati dalla polizia hanno confessato e confermato i primi sospetti. La droga veniva pagata con i soldi che don Spagnesi sottraeva alle casse della parrocchia: in tutto si tratta di alcune decine di migliaia di euro.
Il sacerdote da pochi giorni aveva anche lasciato gli incarichi nella Parrocchia dell’Annunciazione nel quartiere pratese della Castellina. Lui e il quarantenne Alessio Regina sono entrambi agli arresti domiciliari.
Redazione
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