Vaccino in farmacia in Campania, ecco cosa sapere
Già partite le prenotazioni in molte farmacie di Napoli, anche se Federfarma chiede: “Togliete i cartelli. A breve ci sarà un piano”.C’è grande fermento a Napoli e, in generale, in Campania. Un gran numero di farmacie si è detto disposto a procedere con le vaccinazioni all’interno dei propri locali. Un progetto che, nel caso in cui dovesse concretizzarsi, consentirebbe di conferire una decisa accelerata nell’immunizzazione della regione, o quantomeno del capoluogo, contro il Covid-19.
Molte farmacie hanno già esposto dei cartelli per dare il via alle prenotazioni, con riferimento a cittadini tra i 16 e i 60 anni d’età, ai quali verrà eventualmente somministrato il vaccino Johnson&Johnson. Questo potrebbe giungere in Italia nell’arco della settimana, per poi essere messo in vendita entro la fine del mese.
A far propendere per questa tipologia di vaccino è il fatto che risulti molto più maneggevole rispetto agli altri. Fornito con una siringa monodose carica, senza alcun bisogno di richiamo. Il grande entusiasmo è stato però in parte placato da Federfarma Napoli, che ha invitato le farmacie a non esporre alcun cartello. Le prenotazioni non avverranno in questa maniera, attraverso telefonate private o contatti in prima persona in negozio. A breve verranno comunicate delle precise modalità, valide per tutti e condivise dalla Regione Campania.
Vaccino Johnson & Johnson, i numeri
In provincia di Napoli circa 500 farmacie si sono dette disponibili a effettuare le vaccinazioni contro il Covid-19. Federfarma ha provveduto a comunicare l’elenco completo al commissario nazionale Francesco Paolo Figliuolo, così da poter organizzare al meglio la rete di distribuzione. Ecco le parole di Riccardo Maria Iorio, presidente di Federfarma Napoli: “Più del 65% delle farmacie iscritte a Federfarma ha aderito alla campagna”. Si attende la firma del protocollo regionale della Campania.
In questa fase i farmacisti stanno seguendo la necessaria formazione per la corretta inoculazione dei vaccini. A ciò si aggiunge la necessità di approfondire le procedure relative al fronteggiare eventuali reazioni avverse. Massima disponibilità, dunque, nel caso di vaccini che non necessitino della catena del freddo. Ciò è facilmente spiegato. La maggior parte delle farmacie, infatti, non può garantire conservazioni differenti da tale ventaglio di temperature: +2 e +8 gradi centigradi.
Una splendida notizia per i cittadini campani, anche se occorre tener d’occhio gli aggiornamenti dagli Stati Uniti. Il gran numero di vaccinazioni ha infatti portato a evidenziare dei casi di trombosi. Anche se al momento non vi sono correlazioni provate, gli USA chiedono la momentanea sospensione, in attesa di controlli.
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Redazione
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