Su Disney+ arriva "Luca", il film della Pixar è un omaggio alla Liguria

E’ un vero e proprio omaggio alla bellezza della Liguria, con i suoi dirupi a picco sul mare e le bellissime Cinque Terre: “Luca”, l’attesissimo film d’animazione Pixar sbarca oggi su Disney+ ed è disponibile in streaming. Scritto e diretto dal regista Enrico Casarosa, genovese doc ma che vive da anni negli Stati Uniti, il film mette in contatto due mondi, quello umano e quello marino, e parla del loro incontro nei luoghi della splendida riviera ligure. 

 

“Sono nato a Genova, ero un bimbo timido e ho incontrato il mio miglior amico a 11 anni. Era un combinaguai. Questo film è un omaggio a quelle estati in cui lo seguivo e ci ritrovavamo nei pasticci. Mi ha fatto pensare a quanto l’amicizia ci aiuta a diventare quello che vogliamo diventare”. Queste le parole di Casarosa che racconta la genesi del progetto. Il regista parla dell’atmosfera che i personaggi respirano, dei luoghi da sogno e della scogliera che compare nel film come “metafora alla quale ho continuato a pensare - dice - e a quel qualcuno che ti spinge sempre più in là”. C’è l’amore profondo per l’estate, per i ricordi di infanzia: “Abbiamo il mare dentro, lo guardi sempre”.

 

Tra pasta al pesto, gelati e scorribande in sella alla mitica vespa, Luca è un ragazzino che vive in una incantevole città di mare della riviera italiana: Portorosso si ispira alle Cinque Terre note in tutto il mondo, e Luca vive l’età della spensieratezza con il suo nuovo compagno di merende, Alberto. Nei luoghi della riviera, però, scopriranno di non essere soli: dei mostri marini appariranno loro sotto la superficie dell’acqua e il loro incontro sarà inaspettato.

 

“Spesso c’è paura tra comunità che non si conoscono - ha detto il regista - La cosa importante è che Luca con la sua curiosità diventa la risposta” perché “se vogliamo conoscere gli altri, questa curiosità diventa il ponte che porta il cambiamento”. E in merito a chi ha letto nell’amicizia tra Luca e Alberto un messaggio Lgbt, afferma: “Non è stata questa la mia esperienza. Però c’è la metafora di non dover nascondere se stessi e la tematica del farsi vedere, di ‘venir fuori’ nel mondo. Spero che ognuno le rapporti alla propria esperienza personale”.