Riscatto laurea «agevolato»: verso la proroga dopo il 2021. Cos’è, come fare
Il riscatto degli anni di laurea “light” prevede agevolazioni pensionistiche per alcune categorie di lavoratori, ecco quali sono e come fare domanda.La misura “agevolata” per avvicinare il momento della pensione forse verrà rinnovata per un nuovo triennio. L’ipotesi al vaglio del governo, ecco chi ne può usufruire Secondo alcune fonti di governo, la possibilità di ottenere il riscatto della laurea «agevolato», cioè usufruendo di uno sconto, dovrebbe essere prorogata almeno fino alla fine dell’anno. Per ora si tratta di un’ipotesi, ma sembrerebbe che a breve arrivi un annuncio ufficiale.
Riscatto di laurea agevolato, di che cosa si tratta?
Questa misura permette di riscattare gli anni dell’università e degli studi superiori ai fini pensionistici, accumulandoli di fatto agli anni lavorativi ed accelerando la possibilità di andare in pensione. Versando, naturalmente, i dovuti contributi. Molte persone ne hanno usufruito. La sperimentazione triennale di agevolare il riscatto degli anni di studio universitario è in scadenza il 31 dicembre 2021, ma in vista della prossima manovra economica di fine anno, è già al vaglio la proroga della misura anche nel 2022 e per gli anni a seguire.
Come si richiede il riscatto degli anni di studio?
Come riporta Msn.com, la fase sperimentale del riscatto cosiddetto «light» della laurea, iniziata a nel marzo 2019, è in scadenza il prossimo 31 dicembre. La proposta sarebbe quella di confermare anche per i prossimi anni il provvedimento introdotto con il “decretone” del 2019, lo stesso che ha istituito anche Reddito di cittadinanza e Quota 100. A curare la manovra fu l’allora sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon (nuovamente al governo con il premier Mario Draghi) . Con l’introduzione di questa misura c’è stato un alto numero di domande per aggiungere gli anni di università al calcolo ai fini pensionistici: basti dire che nel 2020 sono arrivate all’Inps oltre 55 mila domande.
Cosa prevede la misura
In base a questa norma, è possibile riscattare gli anni degli studi universitari a fini pensionistici senza limiti di età, ma solo nel caso che non si siano versati contributi prima del 1996 e di essere iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (dipendenti, autonomi o gestione separata). Per godere del riscatto light bisogna, inoltre, non essere già intestatari di una pensione. Restano fuori dalla misura agevolata le casse dei liberi professionisti e ordinamenti previdenziali stranieri.
Quanto costa il riscatto agevolato e quanti anni si possono riscattare
Sono fino a 5 gli anni di università che si possono riscattare (in base alla durata prevista dal corso di laurea) e i periodi da recuperare per la pensione dovranno essere precedenti al 29 gennaio 2019. Il costo è basato sulla retribuzione, ma agevolato mediamente si è attestato attorno a 5.200 euro l’anno. Questo importo si può portare in detrazione fiscale al 50%.
Inoltre l’importo totale si può versare in unica soluzione o si può rateizzare della somma per un massimo di 120 rate mensili non inferiori a 30 euro al mese. In aggiunta, la misura prevede che sulle rate non vengano applicati interessi.
Dove fare domanda (e chi non ne ha diritto)
La domanda per il riscatto agevolato degli anni di università a fini pensionistici può essere inoltrata in forma telematica sul sito dell’Inps. Per i lavoratori del privato può essere inoltrata anche dal datore di lavoro. Al momento restano esclusi gli iscritti alle casse di previdenza dei professionisti.
Redazione
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