Paris Hilton, il figlio deriso sui social per la testa “troppo grande”

Paris Hilton ha pubblicato su Instagram una serie di scatti con suo figlio Phoenix avuto - da madre surrogata - con il marito Carter Reum. Il bambino è diventato immediatamente bersaglio di numerose critiche e offese: “Ha la testa gigante”, o ancora, “C’è qualcosa che non va in lui”. Nei commenti, molte persone si sono infatti lasciate andare a veri e propri insulti nei confronti del bambino poiché, a detta loro, le dimensioni della testa del piccolo sarebbero fuori dalla norma. 

 

Il 25 gennaio del 2023 la modella e cantante Paris Hilton ha annunciato tramite i social la nascita di suo figlio Phoenix, avuto tramite madre surrogata. Da quel momento la pronipote ereditiera di Conrad Hilton, fondatore della catena di hotel di lusso Hilton, ha tenuto l’immagine di suo figlio per sé, tranne per qualche rara occasione. Qualche giorno fa, ad esempio, Paris Hilton ha condiviso sui social alcune foto di suo figlio, scrivendo: “La prima volta del mio prezioso angelo Phoenix a New York City”. Molti utenti hanno immediatamente colto l’occasione per lasciare commenti offensivi ed inopportuni in merito alle dimensioni della testa del piccolo, considerata “troppo grande”. 

Tra i commenti c’è addirittura chi ha ipotizzato e diagnosticato una qualche malattia al bambino, come l'idrocefalo. La risposta della neo mamma non si è fatta attendere molto: “Facendo una vita sotto i riflettori, i commenti sono inevitabili, ma prendere di mira mio figlio, o chiunque altro, è inaccettabile. Questo mi ferisce profondamente. Ho lavorato duramente per coltivare un ambiente incentrato sull’amore, il rispetto e l’accettazione, e mi aspetto lo stesso in cambio”. Paris Hilton, che ha dunque risposto alle offese con garbo, ha immediatamente ricevuto anche commenti di vicinanza e supporto: “Immaginate essere adulti e prendere in giro un bambino innocente”, ha scritto qualcuno. O ancora: “La verità è che le persone sono invidiose perché lui è il figlio di Paris Hilton e loro no”.