Offese social a Mattarella, indagini su gruppi di estrema destra e suprematisti russi
Perquisizioni in tutta Italia dei carabinieri del Ros: nella rete anche impiegati e professionistiOffese sui social network al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, le indagini si concentrano su militanti di ispirazione suprematista nonché gruppi antisemiti attivi sulla piattaforma russa VKontakte, una sorta di Facebook, e in contatto con frange di estrema destra a vocazione sovranista.
Le indagini
Perquisizioni in molte città italiane sono state effettuate dai carabinieri del Ros: sono 11 gli indagati per aver offeso l’onore e il prestigio del capo dello Stato. L’accusa è anche di istigazione a delinquere. Le indagini dei militari dell’Arma si sono concentrate a Roma, Latina, Padova, Bologna, Trento, Perugia, Torino e Verbania.
La strategia dei militanti
Si tratta di perquisizioni che arrivano a seguito delle indagini che la Procura di Roma ha avviato la scorsa estate. Era agosto, infatti, quando un uomo di 46 anni di Lecce veniva accusato degli stessi reati nei confronti di Mattarella per alcuni post su Twitter. Di qui la convinzione che dietro questi atti ci fosse una complessa strategia di aggressione alle più alte cariche dello Stato. Come si è detto, gli indagati provengono da ambienti di estrema destra di ispirazione sovranista.
La rete dei contatti social
Fondamentale è stato il lavoro del Reparto Indagini Telematiche, unità del Ros specializzata nei reati sul web, che nel periodo compreso tra aprile 2020 e febbraio 2021, ha recuperato un gran numero di post offensivi. Da qui i militari sono riusciti a ricostruire la rete dei contatti social degli indagati. Si tratta di soggetti di età compresa tra i 44 e i 65 anni: tra questi anche impiegati e professionisti. Nel registro anche un 53enne professore universitario, considerato vicino a militanti di stampo suprematista e antisemita.
Redazione
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