Minori scomparsi, arriva la tecnologia a supporto delle forze dell'ordine
In Europa ogni anno 250mila bambini svaniscono nel nulla: esperti dell'intelligence seguono le tracce che lasciano in reteOgni anno in Europa oltre 250mila minori scompaiono nel nulla. Sono i numeri di Missing children Europe, la federazione europea per i bambini scomparsi e sfruttati sessualmente. Secondo un’analisi di Lost in Europe, dal 2018 al 2020 sono circa 18mila i minori stranieri non accompagnati dispersi in tutto il mondo. Ma adesso un aiuto arriva dalla tecnologia, in particolare dalla metodologia dell’open source intelligence (Osint).
I numeri dei minorenni scomparsi
Sono numeri che preoccupano quelli dei minori scomparsi, soprattutto perché se in alcuni casi l’allontanamento da casa si rivela volontario, restano la maggioranza quelli che finiscono nelle mani della criminalità. Il più delle volte, infatti, i bambini vengono rapiti e sfruttati per lavoro a nero, o nei casi più gravi, per scopi sessuali. La 24a Relazione annuale sulle persone scomparse del Commissario straordinario snocciola dei numeri per far capire la portata del fenomeno. Nel 2020 su 13.527 denunce di scomparsa presentate, più della metà riguardano minorenni. In particolare, dei minori scomparsi nel 2020 sono da ritrovare ancora 4mila: tra questi 531 bambini sono under 14.
Come la tecnologia può aiutare le indagini
Un valido supporto negli ultimi tempi arriva dall’intelligence e dalla tecnologia. Esperti dell’open source si sono concentrati sulle tracce che i minorenni scomparsi lasciano sul web. Anche un nickname, un semplice selfie o un messaggio in una chat può essere rilevante. Mirko Lapi, presidente dell’associazione Osint Italia, spiega: "Tutti noi lasciamo tracce in rete, soprattutto i minori: individuarle con tempestività è fondamentale". Il lavoro dell’associazione, quindi, è fornire supporto a forze dell’ordine e Istituzioni anche attraverso la sensibilizzazione su temi quali il cyberbullismo o la ricerca delle persone scomparse.
Il progetto "Stop child abuse"
Tutti possono contribuire a ritrovare i minori scomparsi. Non sono poche le organizzazioni no profit che negli anni hanno realizzato progetti adoperando tecniche di intelligence a fini sociali. Una di queste è Stop child abuse – Trace an object dell’Europol. Nato nel 2017, è un sistema che consente di caricare immagini prese da video pornografici direttamente su una apposita pagina web. A partire da un dettaglio (uno zaino, un cappellino, un indumento) l’Europol chiede supporto a chiunque possa risalire all’origine degli oggetti.
Redazione
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