Milano la pubblicità provocatoria per la nuova stagione di "Sex Education"
L'ira di Fratelli d'Italia contro i manifesti del colosso dello streamingMilano, apparsi sui muri della metropolitana moltissimi cartelli per sponsorizzare la terza stagione di Sex Education, in onda su Netflix.
Cartelloni che lasciano poco all’immaginazione e mostrano foto e dettagli visivi che rimandano chiaramente a vagine, sederi, falli e via dicendo. Del resto se l’educazione sessuale viene portata a un livello “popolare” quale posto migliore della metropolitana?
Eppure nonostante la serie sia stata vista praticamente da tutti, le persone si indignano e chiedono la rimozione dei manifesti perché potrebbero essere visti anche da quei ragazzi; gli stessi che passano ore su Netflix e a cui sarà sicuramente capitato di guardare la celebre serie.
Sex Education, cronaca di una serie non compresa
Tra i primi a sbraitare contro il colosso dello streaming c’è, ovviamente, Fratelli d’Italia che parla di “immagini giocano su un’ambiguità con vari frutti che alludono alle forme delle parti intime maschili e femminili”; trattandosi di Sex Education, sarebbe stato più curioso se queste immagini parlassero d’altro.
E fanno ovviamente appello all’amministrazione Sala, ritenendo pubblicità del genere inammissibili perché sotto gli occhi di tutti e aggiungendo che “l’educazione sessuale deve essere in capo alla famiglia”.
Ovviamente per chi non conoscesse la serie, bisogna specificare che non si tratta assolutamente di un porno o di cose del genere; bensì di una visione in chiave ironico/romantica dei temi riguardanti la sessualità e l’adolescenza. Insomma, le stesse tematica trattate in quasi tutti i teen drama, solo che stavolta il fulcro dell’opera è ben chiaro sin dal titolo. In Sex Education non si volgarizza e non si spettacolarizza la sessualità, ma si parla in chiave moderna di tutti quei temi “scomodi” che nessuno ha il coraggio di affrontare con i più giovani, che sistematicamente vengono lasciati soli con se stessi a cercare di capire come funziona la sessualità e tutto ciò che vi ruota attorno.
Cosa che chiaramente non è stata capita dagli oppositori che preferiscono scandalizzarsi per due manifesti (quando in rete e in tv c’è ben di peggio) piuttosto che affrontare seriamente il tema senza imbarazzi e seguendo i consigli degli esperti.
Redazione
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