Matrimoni e viaggi nell'era del Covid, cosa cambia con l'arrivo del Green Pass
Da metà giugno sono consentiti anche al chiuso i ricevimenti post cerimonie e si potrà viaggiare in EuropaCon l’arrivo del Green Pass cosa cambia per matrimoni e viaggi?
Cerimonie
A partire dal 15 giugno sarà consentito organizzare feste e ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose anche al chiuso. Bisognerà però presentare la certificazione di avvenuta vaccinazione o dimostrare di essere guariti dal Covid, o ancora, di aver effettuato un tampone con esito negativo 48 ore prima.
Spostamenti
Saranno permessi solo a chi ha completato il ciclo vaccinale, quindi doppia dose per tutte le tipologie di siero ad eccezione del vaccino monodose Johnson. Per chi si è ammalato di Covid invece è necessario essere guariti e risultare negativi da almeno sei mesi.
Cosa presentare in attesa del Green Pass
In attesa del Green Pass, per partecipare a cerimonie e ricevimenti, o per spostarsi, è consentito mostrare la certificazione di avvenuta vaccinazione rilasciata dall’hub, l’attestato di guarigione firmato dal medico di famiglia o i risultati del tampone.
Per viaggiare all’estero
Da metà giugno sarà possibile raggiungere i Paesi dell’Ue con il Green Pass con l’aiuto di un codice QR che può essere scannerizzato direttamente dallo smartphone. Ma fino all’entrata in vigore del certificato digitale, entro la data del 31 luglio chi viaggia in Italia da uno dei 27 paesi dell’Ue, da Israele o dal Regno Unito deve attestare di essersi sottoposto a un test molecolare o antigenico negativo 48 ore prima.
E per chi non presenta l'esito del tampone?
Quarantena obbligatoria di 10 giorni con tampone al termine del periodo di isolamento.
Per Brasile, India, Sri Lanka e Bangladesh, invece, vige sempre il divieto d’ingresso.
Voli Covid-tested
Fanno eccezione i turisti che arrivano nel bel Paese con voli Covid-tested, quelli cioè che prevedono un tampone 48 ore prima della partenza e uno all’arrivo a destinazione. In pratica chi arriva da Giappone, Emirati Arabi Uniti, Canada e Stati Uniti non ha obbligo di quarantena se il suo volo è atterrato a Fiumicino, Malpensa, Napoli e Venezia a bordo di compagnie che hanno aderito al protocollo.
Le partenze
Discorso a parte sono le partenze: ogni Paese ha le sue regole. In Grecia ad esempio è obbligatorio presentare il certificato vaccinale mentre in Spagna va mostrato il risultato negativo di un test del tampone 72 ore prima della partenza. Più severe le regole per arrivare nel Regno Unito: i turisti devono fare 10 giorni di quarantena e due tamponi la cui prenotazione va effettuata prima di mettersi in viaggio.
Redazione
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