Luxottica, approvata la settimana corta
La rivoluzione per i dipendenti della nota azienda di occhialiLuxottica, celebre azienda produttrice di occhiali, ha recentemente stretto un accordo sperimentale con i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, insieme alle Rappresentanze Sindacali Aziendali (Rsu), che rivoluzionerà l'organizzazione del lavoro per circa 20.000 dipendenti distribuiti negli stabilimenti di Agordo, Sedico, Cencenighe Agordino, Pederobba, Lauriano (Torino) e Rovereto (Trento).
Luxottica, venerdì libero per i dipendenti
Il nuovo accordo prevede che per 20 settimane all'anno i dipendenti lavoreranno soltanto quattro giorni a settimana, con il venerdì libero insieme al fine settimana, mantenendo intatto il proprio salario. Questa iniziativa innovativa mira a introdurre una maggiore flessibilità nell'ambiente lavorativo, promuovendo al contempo una migliore armonizzazione tra la vita professionale e quella personale. Il "costo" associato a questa scelta, per i dipendenti che opteranno per la nuova modalità, sarà il sacrificio di cinque permessi retribuiti all'anno, necessari per coprire i venerdì liberi. Per i restanti 15 giorni di riduzione dell'orario di lavoro, saranno invece coperti interamente dall'azienda. L'accordo comprende anche diverse altre disposizioni significative come ad esempio, per i lavoratori in uscita, la possibilità di accedere al part-time per tre anni con contributi pieni. I giovani che invece prenderanno il posto dei pensionanti, saranno assunti a tempo pieno fin da subito, abbandonando la prassi precedente di assunzioni a tempo parziale. Inoltre, il contratto prevede la stabilizzazione a tempo indeterminato di 1.550 lavoratori attualmente in somministrazione, oltre al supporto per i lavoratori-studenti attraverso la possibilità di prendere tre giorni di permesso non solo per esami universitari, ma anche per master, Its, istituti ottici e secondari digitali tecnologici, con ulteriori 24 ore all'anno per facilitare la gestione dei percorsi di formazione.
Settimana corta, le conseguenze economiche
Sul versante economico, l'accordo comporta un aumento del valore complessivo del premio di risultato, con la soglia minima incrementata da 800 a 1.000 euro, e il riconoscimento del premio al 100% anche per i lavoratori somministrati. Questa iniziativa denota un impegno tangibile da parte dell'azienda nel migliorare le condizioni di lavoro, promuovendo al contempo equità e sostenibilità nell'ambito aziendale.
Redazione
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