Logo di un pub ricorda quello di Lamborghini, chiesto un risarcimento danni
L'azienda bolognese delle auto di lusso chiede 200mila euro al titolare di una paninoteca di Segrate, nel Milanese: "Tolgo tutto, basta che ritirano le denunce"Lamborghini contesta a un pub dell’hinterland milanese di aver utilizzato illegalmente il marchio dell’azienda di auto di lusso per il suo locale e attraverso i suoi avvocati ha chiesto un risarcimento di 200mila euro al titolare della paninoteca di Segrate. Risarcimento che comporterebbe la chiusura dell’hamburgheria con licenziamento dei suoi 7 dipendenti.
L’accusa di concorrenza sleale
Non è certo una guerra ad armi pari quella tra l’azienda leader del mercato delle luxury car con una piccola paninoteca che offre ai suoi clienti hamburgher di fassona e angus e patatine fritte. Nel mirino ci sono il font della scritta, i tori: il logo, denunciano i legali di Lamborghini, è troppo simile a quella del brand di auto. Di qui le accuse al titolare del locale del Milanese, Christian Rella, di concorrenza sleale e sfruttamento non autorizzato di un marchio industriale registrato.
La versione del titolare
Da anni - scrive Il Fatto quotidiano - Christian Rella riceve diffide e richieste di danni per oltre 200mila euro. Il proprietario avrebbe ammesso la scelta ingenua fatta anni fa al momento dell’apertura del locale, ma sminuisce il fatto poiché nel pub di Segrate “ci devi proprio arrivare”, afferma. “Capirei questo atteggiamento se avessi aperto una catena in piazza Duomo, ma siamo alla periferia di Segrate e viviamo di una piccola, affezionata, clientela”, aggiunge il titolare dell’hamburgheria che specifica come dal 2016 abbia tentato di soddisfare le richieste dei legali dell’azienda eliminando i tori che richiamavano il brand bolognese. Iniziativa che non sarebbe però bastata. “Ogni volta mi contestano qualcosa di diverso - spiega Rella - Tolti i tori era il font dell’insegna, ora siamo alla fonetica del nome. Lo cambierei anche domani, ma a questo punto servirebbe a qualcosa?”. Dal loro canto gli avvocati di Lamborghini chiedono comunque un risarcimento perché “contestano un danno ormai provocato”.
La risposta di Lamborghini
In una nota l’azienda bolognese si è detta “disponibile a una risoluzione bonaria della vicenda che dovrà necessariamente includere, tra gli altri, l’immediata cessazione dell’utilizzo indebito del marchio”. Una buona notizia, dunque, per il titolare della paninoteca che promette: “Se azzerano le richieste di danno, quell’insegna la cambio al volo. Basta che l’incubo finisca una volta per tutte e si possa continuare a lavorare”.
Redazione
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