Il mercato discografico italiano cresce del 3,7 percento nei primi sei mesi del 2018
Continua la corsa digitale. Nei primi sei mesi dell'anno lo streaming è diventato la principale fonte di ricavi
Continua la corsa digitale per l’industria musicale italiana, secondo i dati di Deloitte per FIMI, Federazione Industria Musicale Italiana. Nei primi sei mesi dell’anno lo streaming è diventato la principale fonte di ricavi superando CD e download e rappresenta oggi, da solo, il 51% di tutto il mercato (nel 2017 era il 44%). Secondo GfK, nel primo semestre del 2018 gli stream sulle piattaforme audio sono stati oltre 11 miliardi (in tutto il 2017 erano stati poco più di 14 miliardi).
Complessivamente, tra streaming audio, video e download, il segmento digitale in Italia copre il 60% del fatturato dell’industria. In discesa il CD (-8,18%), che oggi rappresenta circa il 31% del mercato, mentre cresce il segmento del vinile dell’11,12%. In forte espansione i ricavi dagli abbonamenti premium (+25%) e il video streaming (+42,3%). Resta forte il repertorio italiano che rappresenta il 55% del mercato, una delle percentuali di repertorio locale più alte al mondo.
Complessivamente, tra streaming audio, video e download, il segmento digitale in Italia copre il 60% del fatturato dell’industria. In discesa il CD (-8,18%), che oggi rappresenta circa il 31% del mercato, mentre cresce il segmento del vinile dell’11,12%. In forte espansione i ricavi dagli abbonamenti premium (+25%) e il video streaming (+42,3%). Resta forte il repertorio italiano che rappresenta il 55% del mercato, una delle percentuali di repertorio locale più alte al mondo.
c.s.
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