Green Pass, per quali attività sarà obbligatorio a partire da settembre
Le nuove regole per le professioni pubbliche e private e per i trasporti: ecco dove NON sarà necessario presentare la certificazione verdeL'estate è stato un banco di prova per il Green Pass. Al momento la certificazione verde che attesta l’avvenuta vaccinazione, la guarigione o la negatività al tampone va presentata per partecipare a eventi di cinema e teatro e in generale quelli aperti al pubblico (è esclusa solo la messa) per consumare al chiuso nei ristoranti o al tavolo del bar. Tra poco più di una settimana, però, il Green Pass sarà esteso anche ad altri servizi. Il governo infatti per il mese di settembre ha in previsione di renderlo obbligatorio per i trasporti, e anche per alcuni professioni. Vediamo nel dettaglio lo scenario che attende gli italiani.
Trasporti: le novità su treni, traghetti e aerei
A partire dal primo settembre scatta l’obbligo della certificazione per i treni AV, gli intercity e i convogli interregionali la cui capienza passerà dal 50% all’80%. Per quanto riguarda i traghetti, dal prossimo mese vige l'obbligo per tutte le navi e i traghetti a lunga e media percorrenza e per quelli che viaggiano tra una regione e l’altra: sono esclusi dall'obbligo solo le navi che attraversano lo Stretto di Messina. Sul trasporto aereo la decisione è di rendere obbligatoria la certificazione anche per le tratte brevi.
Professioni pubbliche e private, le nuove regole
L'obbligo del Green Pass vale già per i lavoratori del comparto sanitario, settore che impiega 1,9 milioni di persone, e di quello scolastico. Sempre dal primo settembre operatori e insegnanti delle scuole e delle università (circa 1,4 milioni di persone) dovranno presentarela carta verde per accedere al luogo di lavoro. Chi ne è privo verrà considerato assente ingiustificato, ma non solo: dopo il quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro si considera sospeso, quindi senza retribuzione.
Come riporta il Sole24Ore, il sottosegretario al ministero della Salute Andrea Costa avrebbe dichiarato che l’obbligatorietà potrebbe essere estesa anche a “tutte quelle attività dove c’è da garantire la continuità di un servizio, per esempio gli operatori del trasporto pubblico locale, i dipendenti dei supermarket e dei servizi essenziali ovvero quelli sono stati operativi durante il lockdown. Ma anche i dipendenti degli uffici comunali e pubblici dovranno tornare alla normalità e in presenza: hanno la responsabilità di garantire un servizio al Paese e a contatto con il pubblico”. Per quanto riguarda invece le società private, la certificazione non è obbligatoria ma sarà necessaria per accedere alle mense aziendali.
Le attività esenti dall'obbligo del Green Pass
Non vige l'obbligo della certificazione verde, invece, per le seguenti attività:
• Negozi
• Farmacie
• Supermercati
• Bar e ristoranti all’aperto rispettando il metro di distanziamento a tavola
• Chiese
• Piscine all’aperto
• Ristoranti e bar degli alberghi
• Autobus, tram e metropolitane del trasporto pubblico locale ma rispettando le regole sul distanziamento e l’uso delle mascherine
Redazione
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