G20 a Napoli, Di Maio: "La transizione ecologica non deve essere uno shock"

Napoli si prepara al vertice del G20 su Ambiente, Clima ed Ecologia: da giovedì 22 fino a sabato 24 luglio l’agenda è ricca di eventi. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in occasione dell’evento Di Confindustria "Esportare la Dolce Vita" ha parlato della transizione ecologica: per Di Maio si tratta di un processo graduale. "La transizione ecologica deve essere transizione, se è shock le nostre imprese chiudono - spiega - C'è qualcuno in Europa che pensa che la transizione ecologica possa terminare in due anni. Faremo presente che le nostre aziende devono avere il tempo di adattarsi".

 

Il 22 luglio il Future Food Institute, insieme a Città della Scienza organizza una serie di iniziative che hanno come focus le relazioni tra cibo e ambiente, lo sviluppo sostenibile e soluzioni che mirano alla riduzione del nostro impatto sull'ambiente per società più resilienti ai cambiamenti climatici. ''Il Future Food Institute, allo scopo di promuovere e valorizzare il ruolo del cibo all'interno delle tematiche del G20 sta organizzando una serie di eventi collaterali alle Ministeriali per noi più strategiche - afferma la presidente del Future Food Institute Sara Roversi - Quella di Napoli, sul tema ambiente, clima ed energia, è la terza tappa di questo viaggio, che sostiene il lavoro dei policy makers e rivendica la vitale importanza del cibo per le sue tante implicazioni culturali, sociali, istituzionali ed ambientali". 

 

Nel corso della tre giorni del G20 verrà presentata in anteprima mondiale la ricerca ''Nutrition for All'' a cura del Future Food Institute con il supporto di Dole. Lo studio si serve di valutazioni di accademici e professionisti per proporre le migliori soluzioni per le minoranze. Il “white paper” mira a rispondere alla seguente domanda: ''Come possiamo garantire l'accesso alla nutrizione per tutte le persone a prescindere da fattori come genere, razza, stato socioeconomico, senza compromettere i mezzi di sussistenza di agricoltori e il nostro pianeta?''.