Forza Italia si scaglia contro Report

Forza Italia contro Report. La puntata di ieri, andata in onda su Rai 3, sulla suddivisione del patrimonio di Silvio Berlusconi, ha procurato non pochi malumori tra le fila del partito di maggioranza. L’inchiesta ha posto l’accetto sulla spartizione dell’eredità e sui nuovi assetti societari delle aziende del Cavaliere.

 

Le rivelazioni emerse sono diverse. Alcune sono incentrate sull’influenza esercitata dall’ultima compagna di Berlusconi, Marta Fascina: «La figura di Marta, nel 2020, diventa di colpo imponente. Soprattutto in politica. La compagna partecipa a tutti gli incontri di Berlusconi e passa ogni ora del giorno a condizionarlo nelle relazioni con gli altri». Così la fonte anonima di Report. Quest’ultima ha posto l’accetto sull’influenza che l’ex deputata avrebbe avuto sull’ex premier in ambito politico: dalla corsa al Quirinale sino alla caduta del Governo Draghi, passando per le posizioni pro Putin.

 

Per la trasmissione di Rai 3, Berlusconi avrebbe cambiato posizione in merito a Putin grazie a un patto tra Giorgia Meloni e la figlia del Cavaliere, Marina che in cambio del ritiro della costituzione in parte civile del governo nei processi escort e Ruby ter, avrebbe assicurato posizioni più morbide sull’Ucraina. Una parte dell’inchiesta di Report ha posto l’attenzione sul testamento olografo di Berlusconi e la calligrafia nell’ultimo è diversa da quella dei testamenti precedenti.

 

Il partito fondato da Berlusconi è insorto contro Report. Il motivo? Oggi e ieri a Monza si votava per il seggio in Senato lasciato dal Cavaliere. Duro l’intervento di Gasparri: «Report e Ranucci sono una sorta di "movimento politico" che agisce, finanziato dai cittadini con i soldi Rai, per colpire gli avversari. La cosa non ci meraviglia, ma ci indigna. E ci chiediamo come mai venga tollerata questa condotta». Anche il portavoce di Forza Italia, Nevi non ha avuto parole dolci: «Un giornalismo pessimo, politicizzato, scorretto, volgare, quello che contraddistingue la trasmissione Report. Non c’è critica, c’è denigrazione. C’è strategia politica di pessimo livello, in concomitanza con l’appuntamento al voto. Chiederemo conto alla Rai di tutto questo».

 

La deputata Rita Dalla Chiesa ha annunciato in queste ore: «Un conto è condurre trasmissioni scomode. Un altro conto è usare la clava contro un partito che stasera e domani ha chiamato, in alcuni comuni, gli elettori alle urne. Metodo vigliacco, del quale la Rai dovrà rispondere in commissione Vigilanza»

Redazione