Fedez da Fabio Fazio: “Chiedo a Meloni di non tagliare il bonus psicologo”

“Sarà un’intervista in cui parlerò di un tema molto importante per me e sono parecchio agitato. Ci tengo a fare una premessa: se mi vedrete balbettare non preoccupatevi, sto bene”, aveva anticipato Fedez nelle sue storie Instagram. Ed è così che domenica 29 ottobre il rapper è arrivato negli studi di Che Tempo Che Fa, in onda sul Nove. Ospite di Fabio Fazio, il giudice di X Factor ha trattato con coraggio e commozione un tema che gli sta particolarmente a cuore: la sensibilizzazione del pubblico nel merito della salute mentale.

 

Com'è noto, lo scorso anno il cantante è stato operato per un tumore al pancreas. Qualche mese dopo, arriva il caso Sanremo che tutti conosciamo: Fedez, durante l’esibizione di Rosa Chemical, sale sul palco e "ruba" la scena alla moglie Chiara Ferragni. Da lì, il silenzio. C’è chi ipotizza una forte crisi nella coppia o chi, come Selvaggia Lucarelli, parla di Fedez come di “un narcisista patologico”. Ed è proprio a lei che il rapper, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, ha deciso indirettamente di rispondere per spiegare quanto, invece, la sua psiche sia stata provata dall’esperienza della malattia: “All'epoca - ricorda Fedez senza fare nomi - una giornalista che oggi non è più giornalista mi ha additato come narcisista patologico, dandomi una diagnosi a tutti gli effetti, ma usando questa dicitura come sinonimo di pe*o di merda”. “Le parole sono importanti”, gli fa subito eco il conduttore.

Fedez, dopo aver spaziato anche tra aneddoti più leggeri e scherzosi (come il recente scherzo di Fiorello), ha infatti poi spiegato il perché di quel difficile periodo di silenzio dopo Sanremo, durante il quale tanti giornalisti e non avevano optato per diverse ipotesi, tra cui quella che il rapper fosse segretamente omosessuale. La verità, ha detto Fedez, è che “La malattia mi ha fatto capire l'importanza del tempo. E di quanto una ferita abbia bisogno del tempo per essere curata. E poi mi ha fatto capire tantissimo l'importanza della salute mentale e di quanto questo tema non sia circoscritto ad un piccolo circolino elitario, ma sia davvero un'emergenza concreta”.

 “La mia esperienza mi ha fatto capire quanto la questione della salute mentale sia un'emergenza. Due milioni di adolescenti soffrono di problemi di salute mentale, la seconda causa di mortalità per loro è il suicidio. I venti farmaci più venduti sono antidepressivi. Il governo passato ha stanziato per il bonus psicologo 25 milioni di euro che hanno coperto solo il 10% del fabbisogno. Ora si parla di tagliare questi soldi nella nuova Finanziaria. Quello che vorrei chiedere, sommessamente, al presidente del consiglio Giorgia Meloni, è di non tagliare questi soldi, perché significherebbe sputare in faccia a delle famiglie che ne hanno bisogno”.

 

E poi promette, provato: “Per quanto riguarda invece il mio impegno su questo tema, con la mia fondazione il sogno che ho maturato è quello di aprire un centro di aggregazione che fornisca assistenza sanitaria gratuita ad adolescenti che soffrono di problemi di salute mentale”.

Redazione