Covid: focolai a scuola in Trentino Alto Adige e a Trapani. DAD e famiglie in quarantena
Nonostante le sanzioni e le sospensioni dal servizio dei prof no vax, in Alto Adige 8 classi di vari istituti sono in DAD per contagi fra studenti e insegnanti. A Trapani chiusa una scuola dell'infanziaNonostante tutte le misure di sicurezza adottate per gli istituti scolastici, si registrano già i primi contagi in alcune zone e regioni di Italia: in Alto Adige dove l’anno scolastico è iniziato il 6 settembre, otto classi si ritrovano già in Dad per studenti e professori risultati positivi. A Trapani, invece, in Sicilia, si è registrato un focolaio in una scuola dell’infanzia che ha costretto alla quarantena bambini e famiglie.
La situazione in Trentino Alto Adige
In Alto Adige l'anno scolastico ha preso il via il 6 settembre e il governatore Kompatscher aveva già predisposto tutto affinchè si eseguissero screening per evitare grossi focolai nelle classi.
Purtroppo in questa regione alcune classi sono già in Dad per il rilevamento di casi di positività tra alunni e professori. Arno Kompatscher, presidente della Provincia autonoma di Trento e Bolzano ha confermato questa circostanza, siegando: "Siamo i primi ad aver avviato uno screening sul Covid-19, anche se, per il momento, il controllo è solo parziale". Il programma nazionale deve ancora partire e avrà al centro i test salivari nelle scuole sentinella.
"Il controllo", ha detto ancora il governatore Kompatscher, "ci aiuterà ad evitare grossi focolai nelle scuole".
Per ora, le classi che hanno ripreso la didattica a distanza sono otto in totale, ovvero nelle scuole superiori, medie ed elementari. Ora i ragazzi di queste classi dovranno fare i tamponi, ma se i genitori non daranno il via libera al test, i figli andranno automaticamente in quarantena. I primi casi negli istituti sono stati scoperti perché le persone, in un modo o l'altro, vengono comunque testate.
Otto giorni dopo l'avvio delle scuole nella Provincia autonoma di Bolzano sono stati riscontrati i primi contagi, come era facile immaginare e come si poteva dedurre osservando l'inizio dell'anno scolastico anche negli USA e in Israele dove le vaccinazioni sono comunque all’avanguardia.
Sarà necessaria una settimana di tempo per poter comprendere la portata del problema nelle restanti nove Regioni d'Italia e nella Provincia autonoma di Trento. Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi nell'intervista a Repubblica aveva detto: "Non ci sarà più una regione intera in Dad, di fronte a cluster isoleremo le scuole e isoleremo le classi".
L'Alto Adige alla vigilia della partenza scolastica contava un numero rilevante di docenti contrari al Green Pass: venti si erano sospesi dal servizio e il ministero aveva avviato la sanzione per altri cinquantotto dipendenti. Questi prof non erano quindi presenti alle lezioni quando si sono registrati i contagi.
A Trapani si è registrato un focolaio in una scuola dell'infanzia: famiglie in quarantena
Al momento l’istituto interessato è stato chiuso per consentire la sanificazione dei locali.
Purtroppo il covid-19 non si ferma, anzi, continua a creare panico in Sicilia e a Trapani si è verificato questo preoccupante fenomeno di contagio scolastico. Alcune famiglie trapanesi sono in apprensione da venerdì sera, dopo aver saputo che la maestra di una nota scuola dell’infanzia in città è risultata positiva al tampone rapido.
La risposta è stata immediata: è stata subito chiusa la struttura per avviare la sanificazione di tutti i locali con lo stop di tutte le attività didattiche.
Il dirigente della scuola dell'infanzia ha dichiarato: «Come asilo abbiamo sempre attuato tutti i protocolli anti-covid fino all’ultimo giorno: maestre vaccinate, regolare green pass, utilizzo delle mascherine e misurazione della temperatura. Nessuna maestra e nessun bambino ha mai presentato qualche sintomo. Questo virus è così brutto e potente che usa i bambini come vettori e, successivamente, si trasferisce ai soggetti fragili».
Attualmente la situazione sembra essere stabile e sotto controllo. Dopo i controlli sanitari dell’USCA e dell’Asp, infatti, sono pochi i bambini risultati positivi, e molti di questi sono asintomatici.
Tutto, però, rimane bloccato. Gli impiegati all’interno della struttura, come i bambini e le loro famiglie si trovano in quarantena in attesa dei prossimi sviluppi.
Redazione
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