Airbnb cerca Smart worker e nomadi digitali per vivere gratis in luoghi da sogno
C'è tempo fino al 30 giugno per candidarsi: la piattaforma di viaggi cerca 12 persone disposte a vivere un anno lontano da casa“Vivi ovunque, con Airbnb”: si chiama così il progetto che il colosso statunitense dell’ospitalità offre a un gruppo di 12 persone che avranno l’opportunità di alloggiare per il periodo di 10 mesi negli appartamenti presenti sulla piattaforma e a costo zero. Cercasi quindi Smart worker, nomadi digitali, creativi e giovani famiglie adatti a ricoprire il ruolo che prevede la condivisione delle esperienze vissute durante il periodo di lavoro. Ma c’è di più: i prescelti non soffriranno la solitudine perché ad ognuno sarà consentito di essere accompagnato da altre tre persone.
Come funziona l’iniziativa di Airbnb
Un sogno divenuto realtà per gli amanti dei viaggi. Fare del proprio lavoro una vacanza nei migliori posti del mondo. Da un sondaggio effettuato da Airbnb su mille persone emerge che 4 italiani su 10 (il 47%) sognano di andare in vacanza anche se solo per pochi giorni. Nel dettaglio, il 28% propende per una casa al mare mentre il 19% preferirebbe un agriturismo.
I guadagni extra
I partecipanti al progetto di Airbnb potranno anche offrire la loro casa durante l’iniziativa e diventare così host con non pochi vantaggi, tra cui ottenere guadagni extra. Fondamentali saranno quindi i feedback forniti per capire quali sono gli alloggi ideali per chi viaggia da solo o in compagnia con l’obiettivo di semplificare la possibilità di vivere in qualsiasi posto del mondo con Airbnb. Spetterà al team del colosso dei viaggi erogare il credito necessario per poter prenotare gli alloggi disponibili e dare agi ospiti suggerimenti sui migliori host.
Come candidarsi
C’ tempo fino al 30 giugno per partecipare al progetto: ci si iscrive attraverso il form dedicato, e chi supererà il processo di selezione potrà mettersi in viaggio già a settembre.
New York, Airbnb e la storia del risarcimento
Intanto, arriva da New York la storia di una donna australiana che a Capodanno del 2015 aveva soggiornato in un appartamento della City prenotando sulla piattaforma leader nell'accoglienza. La turista ha ottenuto da Airbnb un risarcimento di sette milioni di dollari perché era stata violentata sotto la minaccia di un coltello durante la prima notte del suo soggiorno da un 24enne in possesso della copia delle chiavi dell'alloggio. In base all'accordo di risarcimento, la donna una volta ottenuto l’indennizzo non può fare causa né al proprietario dell'appartamento né ad Airbnb.
Redazione
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