Laura Chiatti si è sfogata in una recente intervista sul settimanale F. L’attrice era infatti stata attaccata per delle frasi in cui aveva espresso il suo disappunto nei confronti degli uomini che lavano e stirano. Delle parole goliardiche che, estrapolate dal loro contesto originale, hanno attirato pesanti critiche: “Non stavo certo parlando dei ruoli di genere che devono esserci nella società, parlavo solo di me”.

Chiatti ha poi approfondito il rapporto con i suoi haters: “E’ come se i personaggi pubblici esistessero solo per essere offesi. Io dai miei social ho dovuto disattivare i commenti e adesso vivo meglio. Di mio avrei le spalle larghe, ma non voglio che i miei figli leggano cose poco carine sulla mamma”. La 41enne si è poi lamentata dell’ipocrisia e della tossicità della società odierna, in cui una persona non può più esprimere un’opinione senza essere attaccata: “Ormai bisogna avere paura di parlare. In Italia si decanta tanto la libertà di pensiero, ma quest’ultimo deve rimanere nella tua testa. Quando si trasforma in libertà di parola accadono cose che mi destabilizzano, tutto viene storpiato per affibiare etichette. Nel mio caso sessista, maschilista e patriarcale. Definizioni che respingo e che non mi appartengono”.

L’attrice ha infine parlato del rapporto e dell’educazione dei due figli maschi di 7 e 8 anni: “Cerco di dargli l'esempio, ma credo che i giovani non vedano le differenze che noi notiamo e contro le quali lottiamo. Di sicuro gli insegno a mettere a posto i giocattoli, non dico che deve farlo la fidanzatina”.  Poi lo scoop sul co-sleeping: “Stiamo tutti in un letto oversize con un lettino attaccato vicino. Sono calci, botte, ma poi cresceranno e quest’intimità finirà per cui intanto ce la godiamo. Io ho dormito con i miei genitori fino ai 14 anni. Tornavo da una serata con le amiche e mi infilavo nel loro letto”.