Un traguardo straordinario: oro olimpico con record del mondo per il quartetto azzurro dell'
inseguimento del ciclismo su pista, alle
Olimpiadi di Tokyo 2020. Gli atleti azzurri -
Filippo Ganna,
Simone Consonni,
Francesco Lamon e
Jonathan Milan - hanno battuto la Danimarca superandola di soli 166 millesimi. Gli italiani hanno stabilito un tempo di 3'42''032, migliorando il primato di ieri, 3'42''307. Per l'Italia è la
medaglia d'oro numero 6 conquistata ai Giochi di Tokyo 2020.
L’ultima medaglia olimpica, nella specialità, risale a Messico ’68, con un bronzo conquistato dal team Luigi Roncaglia, Lorenzo Bosisio, Cipriano Chemello e Giorgio Morbiato. Prima di loro l'ultimo oro era stato vinto a Roma ’60 con gli azzurri Luigi Arienti, Franco Testa, Mario Vallotto e Marino Vigna.
Le reazioni
"Sono stati fantastici, tutti: perché è vero che è stato Ganna a tirare e recuperare il ritardo negli ultimi due giri, ma tenere la ruota di uno come lui ce ne vuole: basta perderla e sei finito. Una squadra fantastica, di cui ci ricorderemo per un bel pezzo". Sono le parole a caldo di
Francesco Moser, ex ciclista su strada e pistard italiano, soprannominato
"lo Sceriffo", sull'incredibile risultato nell'inseguimento su pista conquistato dal quartetto olimpico guidato da
Filippo Ganna. "Hanno anche rifatto il record del mondo: meglio di così non poteva andare, e adesso aspettiamo Elia Viviani".
"Sono l'uomo più felice del mondo, ho le lacrime agli occhi". Esulta Davide Cassani, coordinatore di tutte le nazionali di ciclismo, dopo l'oro con primato mondiale a Tokyo 2020. "Me la sono proprio goduta - dice - perché sapevo che lo strappo finale era affidato a Ganna".
Su Facebook il candidato sindaco di Roma del centrosinistra, Roberto Gualtieri, scrive: "Oro olimpico e nuovo record del mondo, dopo quello di ieri, per il quartetto azzurro del ciclismo su pista: grandissimi Filippo Ganna, Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan. Il Team italiano continua a regalarci un sogno senza fine".