Parata di stelle nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, che anche quest’anno ha ospitato l’ottava edizione della ‘Hall of Fame del calcio italiano’, il riconoscimento istituito nel 2011 dalla FIGC e dalla Fondazione Museo del Calcio per celebrare le figure che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del nostro calcio.
Altri undici prestigiosi nomi sono stati premiati ed entrati a far parte di una rosa di 88 talenti: Francesco Totti (Giocatore italiano), Javier Zanetti (Giocatore straniero), Massimiliano Allegri (Allenatore), Antonio Matarrese (Dirigente italiano), Nicola Rizzoli (Arbitro italiano), Giancarlo Antognoni (Veterano italiano), Milena Bertolini (Calciatrice italiana), Amedeo Amadei e Gipo Viani (Premi alla memoria), Igor Trocchia (Premio Astori), Gianni Brera (Premio speciale). Due novità di questa ottava edizione: il Premio Fair Play dedicato a Davide Astori (assegnato ad Igor Trocchia, allenatore delle giovanili del Pontisola che ha ritirato la propria squadra da un torneo a seguito di alcune offese razziste rivolte ad un suo giocatore) e un riconoscimento speciale assegnato a Gianni Brera.
A decretare i vincitori è stata lo scorso 19 febbraio una giuria composta dal presidente dell’Unione Stampa Sportiva Italiana Luigi Ferrajolo e dai giornalisti Alberto Brandi (direttore di Sport Mediaset), Federico Ferri (direttore di Sky Sport), Xavier Jacobelli (direttore di Tuttosport), Andrea Monti (direttore de La Gazzetta dello Sport), Piercarlo Presutti (responsabile servizi sportivi Ansa), Enrico Varriale (vice direttore Rai Sport e responsabile del Calcio) e Ivan Zazzaroni (direttore de Il Corriere dello Sport e del Guerin Sportivo).
A fare gli onori di casa il sindaco di Firenze Dario Nardella: sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della FIGC Gabriele Gravina, il direttore generale Marco Brunelli, il Commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini, l’ex presidente federale Giancarlo Abete e il Membro UEFA nel Consiglio FIFA Evelina Christillin.
Nel suo intervento, il presidente Gravina ha richiamato l’attenzione sui valori dello sport. “Quando vivi momenti di difficoltà – ha dichiarato – devi individuare valori che ti comunicano un orizzonte diverso. Noi abbiamo deciso di legare a ogni premiato di oggi un ragazzo di un nostro centro tecnico federale territoriale. Dobbiamo mostrare ai nostri ragazzi il fatto di sapere domare le paure e le fatiche per
vincere i momenti di difficoltà. Chi entra nella Hall of Fame rappresenta valori fondamentali che sono il patrimonio del mondo del calcio, patrimonio che noi abbiamo il dovere di custodire e tramandare ai nostri giovani”.
“Abbiamo pensato che celebrare i valori del gioco del calcio – ha sottolineato il dg Brunelli - sia fondamentale perchè sono il collante del nostro mondo. Farlo ricordando un grande calciatore ed un grande uomo come Davide Astori, che questi valori ha incarnato con le maglie con cui ha giocato, credo sia fondamentale”.
Francesco Totti, campione del mondo nel 2006 premiato nella categoria ‘Giocatore italiano’, succede ad altre leggende del nostro calcio come Baggio, Maldini, Baresi, Cannavaro, Vialli, Bergomi e Del Piero. “Nella mia carriera mi sono divertito tanto – ha raccontato Totti, che ha ricevuto il premio dal ct della Nazionale Roberto Mancini - il talento mi ha aiutato, ma la differenza è stato il divertimento. Il primo pallone l'ho toccato a nove mesi, da lì è sempre stato il mio compagno di viaggio”.
Un altro campione del mondo, a Spagna 1982, Giancarlo Antognoni, è entrato a far parte della ‘Hall of Fame’ nella ‘Categoria veterano’ ha deciso di consegnare al Museo del calcio una sua maglia della Nazionale azzurra. “E' un ricordo di Romania-Italia disputata a Bucarest, che ha sulle spalle per me un numero insolito, l'otto”.
Nella categoria ‘Giocatore straniero’ Javier Zanetti va ad aggiungersi ad altri mostri sacri del calcio mondiale come Platini, Van Basten, Batistuta, Maradona, Ronaldo, Falcão e Gullit: “Giacinto Facchetti – sono le parole pronunciate da Zanetti - è per me una persona importantissima, un punto di riferimento importante che solo con
la sua presenza era fondamentale. Cerchiamo di trasmettere i suoi valori alle nuove generazioni. Il sacrificio è un valore che mi accompagna fin da bambino, mi accompagnerà sempre e cerco di trasmetterlo anche ai miei figli perchè senza sacrifici non si riesce a fare strada”. Zanetti ha consegnato al Museo del calcio la maglia indossata contro il Livorno al ritorno in campo dopo la rottura del tendine d'Achille.
Il ct della Nazionale Femminile Milena Bertolini, premiata nella categoria ‘Calciatrice’ ha consegnato al Museo del calcio due cimeli importanti per lei. “Uno è una mia foto – sottolinea - con la maglia della Nazionale, e poi ho portato un pallone di una sfida che ha avuto per noi un grande significato, quella giocata e vinta contro il Portogallo che ci ha qualificato per il Mondiale. E adesso ci stiamo preparando per questo grande appuntamento: c’è entusiasmo, una grande motivazione, due aspetti importanti. La passione è stata alla base di tutto il movimento femminile, grazie alla passione degli addetti ai lavori e delle mie colleghe il calcio femminile è venuto fuori da un momento duro, e ci ha permesso di raggiungere il grande risultato di arrivare a disputare un Mondiale dopo venti anni di assenza”.
Premiato nella categoria ‘Allenatore italiano’, Massimiliano Allegri ha consegnato al Museo del Calcio di Coverciano la medaglia ricevuta ieri per la conquista dello scudetto 2018-19: “E' un cimelio – ha dichiarato il tecnico - che chiude 5 annidi un ciclo vincente. La Juve ha un Dna vincente e continuerà a farlo”.
Come ‘Dirigente italiano’ il riconoscimento è andato all’ex presidente e oggi membro onorario della FIGC Antonio Matarrese. “Inclusione – ha sottolineato - è una parola che si addice al calcio. Significa accettare tutte le razze, e non permettere più che un calciatore venga contestato per il colore della propria pelle”.
In questa edizione della Hall of Fame il premio come migliore arbitro è andato a Nicola Rizzoli: “Vogliamo essere più chiari e trasparenti possibili per far aumentare la credibilità di uno sport straordinario come è il calcio. Credo che il rispetto sia essenzialmente un valore insegnato dalla famiglia ed un ragazzo si avvicina all'arbitraggio per mettersi in gioco”.
Di seguito la composizione della ‘Hall of fame del calcio italiano’
Giocatori italiani: Roberto Baggio (dal 2011), Paolo Maldini (dal 2012), Franco Baresi (dal 2013), Fabio Cannavaro (dal 2014), Gianluca Vialli (dal 2015), Giuseppe Bergomi (dal 2016), Alessandro Del Piero (dal 2017), Francesco Totti (dal 2018).
Giocatori stranieri: Michel Platini (dal 2011), Marco Van Basten (dal 2012), Gabriel Batistuta (dal 2013), Diego Armando Maradona (dal 2014), Ronaldo (dal 2015), Paulo Roberto Falcão (dal 2016), Ruud Gullit (dal 2017), Javier Zanetti (dal 2018).
Allenatori: Arrigo Sacchi (dal 2011), Marcello Lippi (dal 2011), Giovanni Trapattoni (dal 2012), Fabio Capello (dal 2013), Carlo Ancelotti (dal 2014), Roberto Mancini (dal 2015), Claudio Ranieri (dal 2016), Osvaldo Bagnoli (dal 2017), Massimiliano Allegri (dal 2018).
Dirigenti italiani: Adriano Galliani (dal 2011), Giampiero Boniperti (dal 2012), Massimo Moratti (dal 2013), Giuseppe Marotta (dal 2014), Corrado Ferlaino (dal 2015), Silvio Berlusconi (dal 2016), Sergio Campana (dal 2017), Antonio Matarrese (dal 2018).
Arbitri italiani: Pierluigi Collina (2011), Luigi Agnolin (dal 2012), Paolo Casarin (dal 2012), Cesare Gussoni (dal 2013), Sergio Gonella (dal 2013), Stefano Braschi (dal 2014), Roberto Rosetti (dal 2015), Nicola Rizzoli (dal 2018).
Veterani italiani: Gigi Riva (dal 2011), Dino Zoff (dal 2012), Gianni Rivera (dal 2013), Sandro Mazzola (dal 2014), Marco Tardelli (dal 2015), Paolo Rossi (dal 2016), Bruno Conti (dal 2017), Giancarlo Antognoni (dal 2018).
Calciatrice Italiana: Carolina Morace (dal 2014), Patrizia Panico (dal 2015), Melania Gabbiadini (dal 2016), Elisabetta Vignotto (dal 2017), Milena Bertolini (dal 2018).
Premi alla memoria: Giovanni Ferrari, Giuseppe Meazza, Silvio Piola, Gaetano Scirea, Enzo Bearzot, Fulvio Bernardini, Vittorio Pozzo, Ferruccio Valcareggi, Ottorino Barassi, Artemio Franchi, Giovanni Mauro (dal 2011), Valentino Mazzola, Angelo Schiavio, Nereo Rocco, Concetto Lo Bello (dal 2012), Eraldo Monzeglio (dal 2013), Ferruccio Novo, Carlo Carcano, Giacomo Bulgarelli (dal 2014), Giacinto Facchetti, Helenio Herrera, Umberto Agnelli (dal 2015), Nils Liedholm, Giulio Campanati, Cesare Maldini (dal 2016), Stefano Farina, Italo Allodi, Renato Dall’Ara, Arpad Weisz, Azeglio Vicini (dal 2017), Amedeo Amadei, Gipo Viani (dal 2018).
Premio 'Fair Play' Davide Astori: Igor Trocchia (dal 2018)
Premio speciale: Gianni Brera (dal 2018)