Continuano a volare alto gli atleti paralimpici azzurri in queste
Paralimpiadi di Tokyo, con i
l medagliere che segna quota 50. L’ultima medaglia d’oro in ordine di tempo è quella dei ragazzi della handbike,
Diego Colombari, Paolo Cecchetto e Luca Mazzone, che chiudo in testa davanti a Francia e Stati Uniti.
Poi non possiamo non citare il record del mondo è l’oro nei 100 stile libero di
Antonio Fantin che conquista anche la medaglia d’argento nei 400 stile libero S-6. Un ottimo risultato per l’atleta che conquista così la quarta medaglia di queste Paralimpiadi. L’argento è arrivato anche per
Simone Barlaam nei 100 farfalla nella categoria S9. Argento anche per
Stefano Raimondi nei 100 metri dorso categoria S10; l’azzurro ottiene cos’ la quinta medaglia in questa edizione delle Paralimpiadi di Tokyo.
Altro grande risultato anche per Vincenza Petrilli che conquista l’argento nel tiro con l’arco classe open categoria W2. Arjola Trimi, conquista l’argento nei 50 metri stile libero categoria S4 e con con un nuovo record del mondo nella categoria S3. Tapia Oney, italo-cubano, conquista il bronzo nel lancio del disco categoria F1.
Sport Paralimpico, un’eccellenza italiana
Insomma,
il medagliere italiano non accenna a fermarsi e i nostri atleti paralimpici dimostrano come sempre grande preparazione tecnica e una grandissima voglia di emergere e di dare il massimo in quella che è da sempre la più importante delle competizioni sportive in assoluto.
Lo sport paralimpico si dimostra ancora una volta una grandissima eccellenza che riempie i cuori di orgoglio e fa sognare migliaia di persone che non si lasciano scoraggiare dalla disabilità e sognano di gareggiare ai livelli più alti. Un vanto per tutto il paese che si ritrova a fare il tifo per le proprie atlete e per i propri atleti che, dal canto loro, non cedono di un millimetro e combattono fino all’ultima giornata per portare a casa quante più medaglie possibile.
Adesso che le Paralimpiadi di Tokyo stanno per concludersi, quello che resta sono decine di medaglie e la consapevolezza che l’Italia c’è e i suoi campioni continuano a fare la differenza davanti agli occhi del mondo.