Si è appena conclusa a Madrid (Spagna) l’edizione numero 24 dei Campionati del mondo di karate dove sei atleti delle Fiamme oro sono saliti sul terzo gradino del podio portando a casa la medaglia di bronzo.
Grande prova di Viviana Bottaro che, dopo il bronzo di Linz 2016, conferma ancora una volta di essere tra le migliori al mondo nella sua specialità e di poter puntare dritto a Tokyo 2020. Nel torneo individuale di kata femminile la portacolori delle Fiamme oro si è piazzata terza battendo la francese Alexandra Feracci nella finale per la medaglia di bronzo.
Fino alla semifinale, persa con la giapponese Kiyou Shimizu, il suo era stato un percorso netto durante il quale aveva eliminato la sudcoreana Ada Wong (5-0), la venezuelana Valerya Hernandez Moyeda (5-0), la statunitense Sakura Kokumai (5-0) e la rappresentante della Repubblica Ceca Veronika Miskova (4-1).
Ancora kata femminile sul podio iridato, questa volta con il team targato per due terzi Fiamme oro, più il tecnico Roberta Sodero. Nella finale per il bronzo iridato Sara Battaglia e Michela Pezzetti, insieme all'azzurra Terryana D’Onofrio, hanno superato la squadra serba con un netto 5-0, dimostrando che probabilmente anche nella finalissima avrebbero potuto ben figurare. Spettacolare come al solito l’esecuzione del loro kata Heiku e, soprattutto, il loro straordinario bunkai (applicazione del kata).
Grandi emozioni per tutto lo staff azzurro e soprattutto per Sara Battaglia, che con questa gara ha deciso di concludere la sua lunga carriera internazionale ricca di soddisfazioni: “Per me si conclude una carriera iniziata nel 2005. I miei ringraziamenti vanno a tutte le persone che mi hanno accompagnata fino a qui, dalla dirigenza al Gruppo sportivo Fiamme oro, ai coach e tutto lo staff azzurro. Sono e siamo felici di questo risultato, anche se amaro, avrei preferito vincere l’oro, ma ci accontentiamo”.
Gli ultimi due atleti cremisi a conquistare il bronzo mondiale sono stati Michele Martina e Luca Maresca che, insieme agli azzurri Nello Maestri, Simone Marino, Rabia Jendoubi, Ahmed El Sharaby e Andrea Minardi, guidati dal tecnico delle Fiamme oro Cristian Verrecchia, hanno realizzato l’impresa di riportare, dopo ben 14 anni (Monterrey 2004), la squadra azzurra di kumite sul podio iridato.
Per arrivare al bronzo i guerrieri azzurri hanno incrociato i guantini ed eliminato il Camerun (3-1), la Cina (3-0), la Croazia (3-2) e la Bosnia Erzegovina (3-1), ma si sono dovuti fermare in semifinale davanti ai fortissimi iraniani. Nella finale per il terzo posto gli azzurri hanno combattuto contro il team del Senegal, vincendo per 3-0.