La prova di Berlino della Premier league di karate è stata la prima gara internazionale a mettere in palio i punti validi per la qualificazione ai Giochi olimpici di Tokyo 2020. Diversi gli atleti delle Fiamme oro impegnati nella competizione, e, alla fine, sono stati quattro i podi colorati dal cremisi del Gruppo sportivo della Polizia di Stato.
Medaglia d’oro per Luca Maresca, che è riemerso alla grande dimostrando di aver definitivamente superato l’infortunio alla spalla, proprio quando gli incontri internazionali cominciano a mettere in palio i punti validi per il ranking olimpico. Luca ha dominato la categoria 67 chili del kumite maschile, superando l’azero Bakhshaliyev, l’estone Rodionov, il francese Da Costa, il georgiano Pataridze e l’inglese Thomas, prima di battere in finale il brasiliano Vinicius Figueira, attuale numero due del ranking mondiale.
“Il lavoro che abbiamo fatto per arrivare pronti sta dando i suoi frutti - ha detto Luca commentando la gara - anche se siamo al 70 per cento della preparazione in vista dei Mondiali di novembre a Madrid. Mi aspettavo di poter fare bene, ma non immaginavo di riuscire a tornare sul primo gradino del podio in una Premier League dopo 4 anni esatti dall’ultima vittoria. Ho passato un periodo buio, fatto di stop e operazioni alla spalla, ma oggi posso finalmente dire di essere tornato. Ringrazio la Nazionale, il direttore tecnico Pierluigi Aschieri, il mio coach Cristian Verrecchia, il mio preparatore Massimo Montecchiani, e le Fiamme oro. Sono davvero felice”.
Anche Clio Ferracuti ha disputato una gara eccezionale nei +68 chili di kumite femminile, durante la quale ha incontrato e battuto, nell’ordine, l’olandese Nortan, la svizzera Kaufmann, la svedese Antunovic, la turca Hocaoglu, e la spagnola Palacio Gonzalez, mentre in finale è stata purtroppo superata dalla campionessa del mondo, la giapponese Ayumi Uekusa. “Mi dispiace per la mancata vittoria - ha commentato Clio - ma sono sicura di poter fare sempre meglio. Come prima gara valevole per il ranking olimpico direi che ci siamo: mi sono sentita bene durante ogni incontro, ho superato avversarie davvero ostiche mantenendo la freddezza e la determinazione giuste. Il mio grazie va al coach Cristian Verrecchia, che è stato fondamentale per me impostando le strategie di gara più consone, ma anche alle persone che mi sono state vicine”.
Nel kata femminile individuale Viviana Bottaro ha agguantato il terzo gradino del podio, rifilando un 5 a 0 alla giapponese Mirisa Ohuchi nella finale per la medaglia di bronzo, confermandosi ai vertici mondiali della disciplina. In precedenza aveva eliminato l’indonesiana Ora Sisilia Agustani, l’austriaca Wieninger Kristin, la canadese Ngo Rita e la giapponese Ono Hikaru, prima di essere fermata in semifinale dalla spagnola Sanchez: “Sono soddisfatta per la medaglia di bronzo, perché riconfermarsi fra le grandi non è per niente semplice in una competizione come questa. So di non essere ancora al 100 per cento, ma sono in crescita e l’obiettivo è migliorare al massimo per i Mondiali di novembre”.
Infine lo splendido oro conquistato dalla squadra di kata femminile del Gruppo sportivo della Polizia di Stato. Sara Battaglia, Michela Pezzetti e Carola Casale hanno dato una vera e propria dimostrazione di superiorità alle avversarie incontrate sul tatami, tutte superate con un perentorio 5 a 0: Bielorussia, Inghilterra, Spagna, e poi in finale anche la Russia.
“Gareggiare in questa Premier League con i colori delle Fiamme oro è stata un'emozione particolare - ha detto Michela Pezzetti dopo la gara - io e Sara gareggiamo insieme dal 2010 per la nazionale italiana, e averla al fianco è come sentirsi le fondamenta profonde di un grattacelo. Carola, appena arruolata, è invece la scintilla, il pepe in più che ha spinto noi a crederci e gli arbitri a votarci: 20 bandierine a 0 per noi in tutta la competizione, dove erano presenti squadre titolari di nazioni forti e sempre presenti alle competizioni internazionali. Il brivido più grande è stato battere la Spagna in semifinale in maniera così netta. Ho dovuto controllarmi il colore della cintura per essere sicura che avessimo vinto con così tanta differenza. Grazie alle Fiamme oro per questa possibilità”.