La diffusione della Variante Delta fa paura e sono sempre più vicini i quarti di finale di Euro 2020 tra Inghilterra e Ucraina allo stadio Olimpico di Roma. Di qui la decisione dello stop alla vendita e di annullare i biglietti già venduti in Inghilterra ai tifosi per evitare il rischio trasferta.
La decisione
“In vista di Inghilterra-Ucraina di domani sera, quarto di finale dell’Europeo a Roma, sono stati annullati per motivi di ordine pubblico i tagliandi venduti ai residenti nel Regno Unito a partire dalla mezzanotte del 28 giugno”, questa la comunicazione ufficiale arrivata al termine di un vertice. I tifosi inglesi avrebbero dovuto sottoporsi a 5 giorni di quarantena obbligatoria secondo l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Speranza. Condizione, questa, impossibile nella realtà dei fatti.
Per la partita in programma allo stadio di Roma Nord erano già stati venduti 9mila biglietti di cui 2mila a tifosi inglesi residenti nel Regno Unito, 1600 a inglesi non residenti e 150 a persone che vivono in Ucraina, “Paese inserito in lista E e dunque con arrivi consentiti solo per motivi di lavoro, salute, rientro o urgenza”. I restanti 5mila – scrive il Corriere dello Sport - erano stati comprati da tifosi italiani o da cittadini di altri Stati per i quali l’Italia non prevede restrizioni.
Controlli serrati
L’incognita Wembley
Preoccupano i dati sul contagio da Variante inglese e non si placano
i dubbi dell’Ue sullo svolgimento delle semifinali e finali dal 6 all'11 allo stadio Wembley di Londra: il tentativo è di far tornare la Uefa sui suoi passi. In una lettera firmata dal presidente della commissione Ambiente del Parlamento europeo,
Pascal Canfin, e indirizzata al presidente del Parlamento Ue,
David Sassoli, si legge: “Tenere le semifinali e la finale a Wembley al 75 % della capacità rappresenta un rischio per la salute a causa della variante Delta del Covid-19”. Immediata
la replica della Uefa: “Tutte le rimanenti partite degli Europei si svolgeranno come programmato. Le misure di mitigazione adottate in ciascuna delle sedi di Euro 2020 sono in linea con le normative decise dalle competenti autorità sanitarie locali”.