Italia - Calcio femminile, verso Italia-Brasile, Giugliano: 'Facciamo paura a tutti'

Azzurre e Verdeoro dividono lo stesso albergo. La centrocampista: "Posso aiutare tante bambine a praticare questo bellissimo sport, la mia prima scelta è restare in Italia'

17/06/2019 09:26

Si incrociano nei corridoi dell’albergo, un rapido saluto e poi ognuna per la sua strada, in attesa di ritrovarsi in campo martedì sera in uno Stade du Hainaut che sarà tutto esaurito per l’occasione. Le Azzurre e le ragazze brasiliane dividono lo stesso hotel a Lille, dove preparano la sfida che deciderà le sorti del Gruppo C: un match da dentro e fuori per le Verdeoro e di fondamentale importanza anche per l’Italia, già qualificata aritmeticamente agli Ottavi di finale, ma che ancora non sa se sarà promossa da prima della classe, da seconda o tra le quattro migliori terze.
 
Un piazzamento determinante per capire dove si giocherà (a Montpellier il 25 giugno passando da prima, il 22 a Nizza qualificandosi come seconda, il 22 o il 23 a Grenoble o Le Havre da terza) e soprattutto chi incontreremo agli Ottavi: il primo posto garantisce un’avversaria sulla carta più morbida, una delle terze dei gruppi A, B o F, il secondo metterebbe l’Italia di fronte alla seconda del Gruppo A (probabilmente una tra Norvegia e Nigeria), mentre arrivando terze le Azzurre rischierebbero di scontrarsi con le padrone di casa della Francia, una delle grandi favorite alla vittoria del Mondiale. Per chiudere il girone al primo posto alla squadra di Milena Bertolini basta un pareggio con il Brasile, ma anche una sconfitta di misura qualora l’Australia non battesse la Giamaica con 5 o più gol di scarto. Perdendo con una differenza di due reti, l’Italia finirebbe invece alle spalle delle Verdeoro, terza in caso di una vittoria in goleada (4-0) delle australiane.
 
Tutte combinazioni possibili, con le Azzurre che scopriranno solo martedì sera il loro destino. Intanto cresce l’attesa per il match con il Brasile, che sarà trasmesso in diretta in prima serata (ore 21) su Sky Mondiali e Rai 1, la rete ammiraglia Rai su cui la Nazionale Femminile sbarca per la prima volta nella storia. Nel pomeriggio la squadra sosterrà una seduta di allenamento a Lille, dove domani è in programma anche la rifinitura. In conferenza stampa è invece stata la volta di Manuela Giugliano, tra le migliori in campo nella sfida con la Giamaica.
 
La centrocampista del Milan, classe 1997 e un talento cristallino racchiuso in 160 centimetri di altezza, ha servito ben tre assist, compresa la splendida palla filtrante che ha consentito ad Aurora Galli di fissare il risultato sul 5-0. Ma non si è limitata a distribuire palloni, salvando anche in un paio di occasioni la porta della quasi omonima Giuliani con dei recuperi prodigiosi: "Non credevo potessimo passare il turno con una partita di anticipo - le parole di Manuela in conferenza stampa - ma ero consapevole del fatto che siamo una squadra forte e che facciamo paura a tutti. Arrivate sin qui punteremo sempre più in alto. Quella con il Brasile è la partita più importante perché vincere darebbe quel qualcosa in più al nostro movimento e farebbe appassionare tanti italiani".
 
C’è chi la chiama ‘Nuvola Rossa’, chi Gian Burrasca ("in effetti ci assomiglio molto"), due soprannomi che riflettono bene l’energia e l’allegria che riesce a trasmettere: "Ripenso alla mia infanzia, a quando correvo con mio fratello e i miei genitori nel campetto di casa. Da lì è partito tutto". Una famiglia del Sud, trapiantata in Veneto per seguire il papà di Manuela, militare di stanza a Treviso: "I miei sono emozionati, sono sempre con me e mi sostengono in ogni cosa che faccio. Andare via da casa da giovane mi ha aiutata a crescere. E’ bello giocare davanti a tanta gente, non siamo abituate, ma riusciremo a portare anche in Italia tutti questi spettatori. Le nostre armi in più sono la tecnica, la tattica e il fatto che abbiamo la mentalità giusta, non abbiamo paura di affrontare squadre con una fisicità maggiore".
 
Ha sempre ammirato Del Piero e Pirlo, il brasiliano che le piace di più è Neymar e ha già chiesto alla sua amica Thaisa, compagna di squadra nel Milan, la maglia della leggendaria Marta: "Ho visto Thaisa qui in hotel, le ho detto di stare attenta che siamo forti. Loro sicuramente non vorranno perdere, non dovremo abbassare la concentrazione. Per me è un’emozione unica giocare contro una giocatrice dello spessore di Marta, ho sempre visto i suoi video e le sue partite: è fenomenale". La prima esperienza all’estero è durata poco, a Madrid non si è trovata a suo agio: "E’ stata una scelta affrettata. Ho avuto un po’ paura a confrontarmi con una realtà molto più grande di me e ho deciso di tornare a casa. Oggi sarei pronta, ma qui il movimento sta crescendo, ad oggi posso far tanto per il calcio italiano e aiutare tante bambine a giocare a questo sport bellissimo. La mia prima scelta è l’Italia, anche se si guadagna di meno".
 
Se non avesse giocato a calcio avrebbe fatto la maestra d’asilo, intanto insegna a tante giovani calciatrici come trattare il pallone: "Mi trovo bene sia da mediano basso che da centrocampista centrale. Devo migliorare nella fase difensiva, oggi è importante saper fare bene le due fasi. Stiamo facendo innamorare anche i francesi? Vogliamo far divertire la gente, l’Italia ha tanta tecnica e la tecnica fa divertire le persone".


c.s.

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