Un successo dopo l'altro per l'azzurro
Gianmarco Tamberi:
dopo aver scritto la storia alle Olimpiadi di Tokyo, arriva un altro importante traguardo sportivo a Zurigo.
L'atleta del salto in alto è il primo italiano di sempre a conquistare il diamante della Wanda Diamond League, il massimo circuito mondiale dell'atletica.
Il record
L'oro olimpico a
Tokyo 2020 in Svizzera trionfa nella finale dello stadio Letzigrund con la misura di 2,34: poi Tamberi va a farsi
foto e selfie con il pubblico. Gimbo porta a casa un
premio da 30mila dollari e dopo questo traguardo è al
primo posto nel ranking mondiale superando anche il bielorusso Nedasekau. Il pubblico di Zurigo è pazzo di lui: al termine dello show in pedana corre con il diamante tra le mani. Un orgoglio nazionale Gimbo che è anche il quarto a vincere la propria gara al meeting di Zurigo dopo Cova, Panetta e Donato.
Chi è Gianmarco Tamberi, vita e carriera
Il campione del salto in alto nasce a Civitanova Marche il 1º giugno 1992. Soprannominato Half-shave (Mezza-barba) oppure Gimbo, suo padre è l'ex saltatore in alto e primatista italiano Marco Tamberi, suo attuale allenatore, e fratello di Gianluca, primatista italiano juniores del lancio del giavellotto, modello e attore. Gianmarco Tamberi è stato una grande promessa fin da subito. A 19 anni vince la medaglia agli Europei juniores di Tallinn 2011.
Oro olimpico a Tokyo 2020, nonché campione mondiale indoor a Portland 2016 e campione europeo ad Amsterdam 2016, Gimbo è detentore del record nazionale sia outdoor che indoor.
Il campione azzurro è ufficialmente fidanzato con Chiara Bontempi. I due sono una coppia da circa 10 anni e vivono insieme ad Ancona. Prima di partire per Tokyo, Tamberi ha regalato alla sua compagna un anello chiedendole la mano. I due convoleranno a nozze nel 2022. Di lei Gimbo ha detto: "E' la donna che ho deciso di tenermi al fianco per tutta la vita perché so per certo che non potrei chiedere di meglio. E' la donna che mi ha dedicato la sua vita per consentirmi di realizzare il mio sogno. Lei è la donna che 5 anni fa asciugava le lacrime che scivolavano nel mio volto mentre guardavo la finale delle olimpiadi di Rio con il gesso alla gamba. Lei è una principessa e la cosa che più mi rende orgoglioso in questa vita è poter dire che è la mia principessa".