Sono in partenza stasera alle ore 20 (le 13 in Italia) le
Paralimpiadi di Tokyo 2020, dopo lo stop di un anno causato dalla pandemia. Come i
Giochi estivi, l’evento si svolgerà a porte chiuse proprio per l’emergenza sanitaria. Con questa edizione, Tokyo diventa la prima città al mondo ad aver ospitato per due volte le Paralimpiadi.
Alla competizione internazionale partecipano circa 4.400 atleti provenienti da 160 Paesi, ma intanto c’è preoccupazione per il rischio contagi: nella capitale giapponese il bilancio dei nuovi positivi ha superato più volte i 5mila casi giornalieri. Inoltre, gli atleti paralimpici potrebbero essere più vulnerabili alla sintomatologia da Covid-19 proprio per le loro particolari condizioni di salute.
La cerimonia d’apertura
E’ tutto pronto per la cerimonia d’apertura allo stadio Olimpico di Tokyo dove ci sarà anche la bandiera dell'Afghanistan a sventolare. A sfilare sarà un rappresentante dell'Agenzia dell'Onu per i rifugiati (Unhcr). Un gesto di solidarietà “nei confronti dei due atleti afghani Hossain Rasouli (lancio del disco) e Zakia Khudadadi (taekwondo), che non hanno potuto raggiungere il Giappone dopo la presa di potere nel Paese da parte dei talebani”, ha detto il presidente del Comitato internazionale paralimpico, Andrew Parsons.
A inaugurare la XVI Paralimpiade saranno in totale 183 bandiere. I nostri atleti
Bebe Vio e
Federico Morlacchi, portabandiera dell'Italia, sfileranno per 16esimi. Vio è reduce dall’oro e dal bronzo nel fioretto ai
Giochi di Rio 2016, mentre Morlacchi ha vinto un oro, tre argenti e tre bronzi da Londra 2012 fino a oggi. "E' bellissimo, non vedo l'ora che sia domani sera - le parole di Bebe Vio - Sono molto emozionata perché è qualcosa di più grande di me. Meno male che c'è Federico che mi aiuterà a trovare la strada giusta perché io so già che passerò tutto il tempo a piangere". Emozionato anche il nuotatore azzurro: "Il mio obiettivo ai Giochi è molto semplice - ha spiegato - Voglio solo divertirmi e godermela fino in fondo. Poi dal 5 settembre inizierà la missione più difficile, la missione di papà per la quale nessuno, alla fin fine, è mai allenato...".
La Nuova Zelanda rinuncia alla cerimonia
Alla cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici di Tokyo è assente la delegazione della Nuova Zelanda: la scelta di non partecipare all’inaugurazione è legata al rischio dei contagi. La delegazione di 32 paralimpici neozelandesi ha fatto sapere di seguire le "regole e linee guida sul Coronavirus, volte a garantire, per quanto possibile, la sicurezza". Il Paese oceanico infatti è impegnato in una strategia "zero-Covid" per un Paese "Covid-free".
Zakia Koudadadi e Nilofar Bayat, le atlete afghane sono salve ma non partecipano
Sono state messe in salvo ma non parteciperanno ai Giochi Zakia Koudadadi e Nilofar Bayat, le due atlete afghane in fuga dal loro Paese. L'Australia ha concesso un visto a un gruppo di sportivi, soprattutto donne. Le atlete sono state portate a Dubai e da lì saranno imbarcate per l'Australia con visti umanitari. Dopo l’incubo vissuto a Kabul, Nilofar, giocatrice della nazionale afghana di basket su sedia a rotelle e suo marito Ramish, atleta della stessa disciplina, vedono una speranza: entrambi giocheranno in una squadra di Bilbao, il Bidaideak.