Nella Manovra 2024 non è presente la proroga per l’aliquota del 110% per i condomini che hanno chiesto il super bonus senza terminare i lavori entro il 31 dicembre 2023. Ovviamente, i lavori fatturati nel 2024 avranno un rimborso fiscale del 70%, quota che scenderà nel 2025. Questa è la stretta del governo Meloni.
Altre novità
Nella bozza sulla legge di bilancio, in discussione in Parlamento in queste settimane, ci sono delle novità su tutti i bonus edilizi. In primis aumenterà la ritenuta d’acconto collegata ai bonifici parlanti per ottenere i bonus casa che sale dall’8 all’11 per cento.
Un’altra misura vuole colpire le opere di ristrutturazione agevolate con il super bonus sugli immobili. Chi vende la propria casa entro 5 anni dalla fine dei lavori dovrà pagare l’imposta delle plusvalenze e non potrà scontare i costi della ristrutturazione. Una notizia che non farà felici i proprietari degli immobili. L’intento del governo Meloni è frenare la vendita speculativa di appartamenti e fabbricati.
L’aumento della ritenuta d’acconto
Il pagamento delle fatture, per tutte le agevolazioni per la casa, deve avvenire soltanto tramite bonifico parlante. Bisognerà, tra l’altro, specificare la legge che dà diritto a quella agevolazione. Su queste somme, quindi, le banche, ad oggi, trattenevano l’8% mentre con la nuova modifica avranno diritto a trattenersi l’11%. Nella bozza della legge di bilancio non risultano esserci altri cambiamenti su proroghe e percentuali.